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L'ingegnere 2.0

Gli ingegneri e i progettisti che “inventano il futuro del volo” si sono ritrovati all’evento annuale che premia i traguardi più incisivi e offre spunti di riflessione post- contemporanei.

Apr 2023

L’Engineering Recognition Day (ERD) è l’evento durante il quale vengono premiati ingegneri e designer di Avio Aero e GE per i brillanti risultati ottenuti durante l’anno precedente, secondo specifiche categorie che comprendono, tra l’altro: il “technical mentoring” e lo “young engineer” ma anche  “science and technology excellence” e  “materials & manufacturing”. Una rassegna di riconoscimenti e nomination quindi, ma anche un evento di networking e conferenze, in cui gli oltre 750 professionisti operativi in Europa si ritrovano per celebrare successi e guardare alle sfide future.

Gli interventi che hanno caratterizzato l’edizione 2023 sono stati quelli dei due ospiti speciali, ascoltati durante la manifestazione da tutti i  colleghi di ingegneria in Polonia, Repubblica Ceca e Italia connessi tra loro anche online: il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco e il fondatore e CEO di X-nano, nanotecnologie per la transizione energetica, Paolo Mutti.

I due speaker hanno delineato, davanti ai professionisti delle sedi italiane, polacche e della Repubblica Ceca, il profilo dell’ingegnere di oggi e del futuro: l’ingegnere 2.0, il professionista che non è solo altamente competente e specializzato nella sua disciplina, in materia tecnica, ma a cui - in un mondo come quello odierno, in continuo cambiamento e imprevedibile - è richiesto un approccio olistico sul mondo che lo circonda. Un professionista che osserva e si confronta sovente anche con ciò che può apparire più distante dalla scienza e dalla tecnica: il lato umanistico del sapere, spesso non approfondito nella tradizionale formazione scientifica.

Guido Saracco, dean of Politecnico di Torino.

"C'è bisogno di vedere i giovani ingegneri affrontare problemi fianco a fianco con psicologi, semiologi, filologi, unendo professionalità e vocazioni"

Il Rettore Saracco, nel suo intervento, ha sottolineato come oggi gli studenti del Politecnico abbiano la grande opportunità di apprendere e crescere in maniera diversa rispetto al passato: grazie a corsi strutturati in maniera innovativa e a un ambiente internazionale sempre più diversificato, perché è necessario - e si vuole - che gli ingegneri di domani esercitino una certa contaminazione con i colleghi delle facoltà umanistiche, perchè è dallo scambio, dalla diversità, che nascono le migliori soluzioni e proposte.

“È anche in questo modo che si realizza la propria crescita professionale” ha detto Saracco, evidenziando come ci sia bisogno di vedere i giovani ingegneri affrontare problemi fianco a fianco con psicologi, semiologi, filologi, unendo professionalità e vocazioni diverse anche all’interno di team tecnici.

Resta fondamentale, inoltre, rafforzare il legame con le aziende: oggi, esistono progetti ad alta complessità, per cui le aziende propongono temi specifici e richiedono soluzioni altrettanto specifiche (ma anche innovative) che solo team cosiddetti inter-funzionali, con all’interno diversi profili, possono essere in grado di affrontare, tramite la condivisione e il confronto. Tecniche difficili da esprimere lavorando come si faceva un tempo, in comparti stagni.

Paolo Mutti, CEO of X-nano.

"Serve un nuovo ingegnere, che sia come una spugna, curioso, pronto a confrontarsi con persone con formazione anche diversa da quella dell’ingegnere"

“È stato un vero piacere poter partecipare a questo evento di Avio Aero – ha detto Paolo Mutti di X-nano  – e ho molto apprezzato l’opportunità di raccontare a questo nutrito gruppo di ingegneri quale sia stata la mia lunga esperienza professionale, i successi ma anche gli insuccessi. E quale sia, secondo me, il vero ruolo oggi dell’ingegnere: continuare a prendere decisioni in situazioni molto complesse, basandosi però sempre sui dati disponibili. E ho tenuto ancora a sottolineare come i professionisti debbano credere molto nei loro mezzi: la formazione che hanno ricevuto permette loro di avere solide basi da cui partire per affrontare ogni tipo di problema o criticità, sia ingegneristica che non”.

Paolo Mutti ha voluto anche esprimere il suo apprezzamento, come quello dimostrato da molti colleghi presenti, per l’intervento del Rettore del Politecnico di Torino perchè “ho trovato molto interessanti le parole del Rettore Saracco sull’ingegnere 2.0: oggi il mondo in cui viviamo è molto diverso da quello anche solo di pochi anni or sono. Serve un nuovo ingegnere, che sia come una spugna, curioso, pronto a confrontarsi con persone con formazione anche diversa da quella dell’ingegnere. Anche per affrontare nuovi e complessi problemi come quelli sull’idrogeno o sulle batterie che affrontiamo quotidianamente con la nostra start-up.”

Da sottolineare, come questa edizione 2023 dell’ERD sia tornata nuovamente in presenza, dopo la parentesi dei due anni passati. “Questo è sicuramente un bel ritorno alle relazioni ‘vere’, fatte di sguardi e strette di mano, che tanto ci sono mancate negli ultimi anni” ha sottolineato la collega Stefania Latorre, Engineering Lean Operations & Quality Leader e anima dell’organizzazione dell’evento.

The Engineering team in Prague.

Infine, la tradizionale consegna dei premi ai team o ai singoli colleghi che si sono distitnti per impegno e risultati è stata molto partecipata come sempre e, in particolare, sono molto piaciuti i “funny awards”. Questi “nuovi” premi (informali e goliardici) sono stati consegnati, dopo una survey tra tutti gli ingegneri Avio Aero, a tutti i loro colleghi che in azienda si sono distinti per “competenze divertenti e singolari”. Qualche esempio? a chi è “famoso” per il tono di voce durante i meeting o chi batte tutti i record per i tantissimi (troppi?) meeting che organizza.

“Voglio ringraziare i due graditissimi ospiti che ci hanno permesso di parlare e di guardare al nostro ruolo di ingegneri in prospettiva, oggi e nel futuro, oltre i confini della nostra azienda. Sono stati due interventi molto apprezzati, da tutti. E naturalmente grazie ai colleghi che hanno partecipato in presenza all’ERD 2023, a questa giornata di festa e condivisione. Siamo pronti ad affrontare le nuove sfide che abbiamo difronte: abbiamo lanciato moltissimi nuovi programmi che guardano al futuro del volo. Sarà un bellissimo 2023”. ha concluso Giorgio Abrate, Engineering General Manager di Avio Aero.