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Il mio biglietto da visita

Il nuovo plant leader di Bielsko Biala, Jacek Przygoda, si è insediato e ha già cominciato a lavorare con i suoi nuovi team con in mente un obiettivo ben chiaro.

Sep 2018

Jacek Przygoda ha acquisito una lunga esperienza manageriale, specialmente nell’ambito Global Supply Chain. Di recente, un grande cambiamento ha interessato la sia vita: ha lasciato il Portogallo, dove lavorava come Plant Leader della fabbrica di GE Power a Setùbal, per cominciare una nuova avventura nel suo paese d’origine. Infatti ha un nuovo ufficio a Bielsko Biala – nella regione polacca della Silesia, traino industriale del paese – ma è già stato più volte in fabbrica per “sentirne il piacevole profumo e conoscere l'energia delle persone, la loro diversità, i problemi che affrontano”. Il Plant Leader - dallo scorso 26 marzo - di Avio Aero Polska sa bene che solo vivendo il reparto produttivo da vicino si possono sperimentare molte cose interessanti, ricavare ispirazione e motivazione. Si è presentato, in uno stabilimento che per radici e tradizione ha sempre avuto una spiccata italianità , come il primo general manager polacco.

Personalmente, sento il dovere di sostenere le persone con cui lavoro, aiutarle a risolvere i problemi e costruire un’atmosfera positiva: loro sono il mio biglietto da visita. 

Dopo essersi laureato al politecnico di Czestochowa in Metallurgia, e aver conseguito Master in Ingegneria dei Processi di Fonderia, ha  lavorato a lungo nell’industria energetica, in realtà globali di dimensioni significative come Alstom e ABB.  “Ho imparato ad essere molto umile, ma anche ad assumere un atteggiamento positivo. Dalla mia esperienza so che laddove si verificano dei problemi, ci sono anche opportunità di cambiamento . Cerco di avere questo atteggiamento nel mio lavoro quotidiano.”

Qual è, secondo la tua esperienza, la chiave per costruire una squadra vincente?

“Non esiste un modello universale che funzioni sempre. Ogni squadra è diversa ed è composta da persone diverse. Prima bisogna conoscerle e farsi accettare dal gruppo. L’integrazione è indispensabile per creare un clima di fiducia basato su relazioni durature, una comunicazione aperta, un feedback costruttivo per segnalare se qualcosa non funziona a dovere. Tutto ciò influisce sull’atmosfera del posto di lavoro. Conosco delle squadre che non uniscono i loro sforzi, dove ognuno sembra prediligere il gioco individuale. La cosa più importante nella collaborazione è lo spirito di squadra, il perseguimento di uno scopo comune . Ma per poterci arrivare è indispensabile individuare insieme l’obiettivo in modo che ognuno si senta responsabile per il risultato. Il team deve saper rispondere a certe domande: ‘chi è nella mia squadra, con quali motivazioni, cosa vogliamo ottenere, come capiamo di aver preso la strada giusta, come comunichiamo e, soprattutto, cosa facciamo per garantire fiducia e rispetto reciproco?’.”

Qual è la missione nel tuo nuovo ruolo?

“Il mio nuovo incarico costituisce un proseguimento del mio percorso professionale precedente in un ambiente che mi piace. Ho cambiato il business e il settore, ma i problemi e le sfide rimangono molto simili. Un cambiamento costituisce sempre unapossibilità di sviluppo . L’elemento chiave del mio ruolo è condividere le mie conoscenze, sostenere le persone e contribuire allo sviluppo dello stabilimento. Per quanto riguarda il mio stile di gestione, prediligo la politica delle porte aperte e incoraggio tutti a parlare sempre apertamente con me per affrontare un problema o perfezionare un’idea.” 

Avrai notato che lo stabilimento di Bielsko-Biała ha attraversato un’importante trasformazione, come immagini il suo sviluppo nei prossimi anni?

“Lo stabilimento ha subito molti cambiamenti. Sin dall’inizio è stato gestito prevalentemente dagli Italiani, che ci hanno lasciato molti elementi della cultura italiana, ma attualmente gli incarichi di leader sono ricoperti esclusivamente dai polacchi, incluso me, che sono il primo direttore polacco nella storia di Avio Aero a Bielsko Biala. Sono consapevole che questo è un grande cambiamento per l’intera organizzazione e per il personale che ricorda spesso le origini dello stabilimento. Il mio obiettivo è sforzarmi costantemente per rafforzare la posizione della nostra fabbrica: attraverso la ricerca continua di soluzione per la produzione e la gestione, così da sviluppare i team ed essere considerati un’organizzazione che ha molto da offrire e che funziona a parità di condizioni.”

Che tipo di ambiente e capacità hai riscontrato e quale direzione operativa hai impostato con il team?

“Ho trovato team molto organizzati, operativi e orientati ai compiti. Le mie prime impressioni sono molto positive. Lo stabilimento dispone di molti leader maturi ed esperti, con ottime conoscenze organizzative e tecniche. E i collaboratori sono adeguatamente coinvolti.  I risultati ottenuti finora, infatti, sono molto apprezzati in Avio Aero, ma non solo. Da parecchi anni lo stabilimento segue un percorso di sviluppo molto intenso, la trasformazione cui le persone qui continuano a contribuire è stata evidente nel corso degli anni. Spero che questa tendenza continui a crescere, sebbene siamo consapevoli che non viviamo in atmosfera protetta e le difficoltà esistono sempre. Nel contesto del piano di sviluppo per i prossimi anni voglio mettere in rilievo la necessità di costruire relazioni solide con i fornitori chiave, con gli altri stabilimenti e business in Polonia: penso alle realtà GE della Polonia sud-orientale ( EDC e XEOS ), nonché alla testing facility di PoloniaAero , agli stabilimenti Avio Aero in Italia e chiaramente a GE Aviation negli Stati Uniti. Vorrei stabilire un frequente scambio collaborativo ed effettuare visite regolari; lavorare per lo sviluppo e l’implementazione di progetti di crescita (comprendenti anche la professionalità delle persone) condivisi; e agevolare così un costante miglioramento delle performance e di conseguenza l’opportunità di incrementare il valore nell’ambito di tutta la famiglia Aviation. La costruzione di tali relazioni e ponti in una comunità business più vasta ci aiuta a collaborare meglio con la rete dei nostri fornitori.”

Queste intenzioni passano obbligatoriamente da una certa impostazione culturale del lavoro...

“Comprendere le dinamiche culturali è di fondamentale importanza: permette ai capi di modellare il modo in cui si lavora e si comunica, e di conseguenza permette di stabilire priorità univoche e un ritmo di lavoro finalizzato a raggiungere gli obiettivi prefissati. Cooperare innesca la condivisione della responsabilità, il supporto reciproco e la passione, è fondamentale per ciò che facciamo. Per questo, dovremmo concentrarci sempre sul miglioramento della cooperazione tra funzioni e dipartimenti nel centrare gli obiettivi, al di là delle distanze di ogni tipo. Personalmente, sento il dovere di sostenere le persone con cui lavoro, aiutarle a risolvere i problemi e costruire un’atmosfera positiva al lavoro. I miei collaboratori sono il mio biglietto da visita. Condivido con loro la responsabilità del risultato, per questo un forte senso di responsabilità a qualsiasi livello può garantire buoni risultati fin da subito, al primo colpo!”