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Il lato industriale dell'ingegneria

Tra le professioni e specialità che si possono incontrare in Avio Aero gli ingegneri di produzione sono figure che rappresentano un ponte tra disegno e prodotto.

Feb 2021

Entrare a far parte dell’Ingegneria di Avio Aero – fiore all’occhiello di un’industria altamente tecnologica e innovativa, con professionisti da ogni parte del mondo – è una grande aspirazione per molti. Probabilmente, anche perché attratti dalle importanti collaborazioni con i migliori atenei italiani, assieme ai quali vengono sviluppati nuove tecnologie come anche nuovi percorsi di alta formazione nelle materie che tracceranno la strada del futuro industriale.

C’è però un profilo ingegneristico meno conosciuto, ma assolutamente fondamentale, che è quello dell’Ingegnere di produzione (Manufacturing Engineer): ovvero, la figura che si occupa di progettare e ottimizzare a livello tecnologico e organizzativo i processi produttivi di un'azienda.

L’artefice che segue la realizzazione di un’idea dal disegno all’oggetto fisico, in tutte le sue fasi, per arrivare al prodotto finito da consegnare al cliente. “Il successo di un prodotto non sta esclusivamente nel suo disegno ma anche nella sua capacità realizzativa, nella replicabilità”, afferma Francesco Lo Presti, Manufacturing Engineer Manager in Avio Aero. “La sfida è calare l’accuratezza di un progetto nella realtà produttiva e mettere a punto processi efficienti – in termini di risorse, persone e standard qualitativi.”

Francesco è in azienda dal 2005, quando ancora frequentava il terzo anno presso il Politecnico di Torino e nel corso della sua carriera ha avuto modo di vivere la fabbrica in tutte le sue sfumature: “È sbagliato pensare che ci sia una dicotomia tra l’ingegneria di progetto e quella di produzione, direi piuttosto che sono l’una l’estensione dell’altra, legate da un continuo scambio di informazioni. L’ingegnere di produzione, infatti, ha il privilegio di lavorare a bordo macchina insieme agli operatori raccogliendo indicazioni che una volta trasferite si traducono in migliorie dei prodotti stessi. È l’esperienza sul campo che conferma il successo di un prodotto, la sua fattibilità con tempi, processi e costi sostenibili”.  

Francesco Lo Presti, Manufacturing Engineer Manager.

Il successo di un prodotto risiede nella sua capacità realizzativa, nella replicabilità: la sfida è calare l’accuratezza di un progetto nella realtà produttiva e mettere a punto processi efficienti in termini di risorse, persone e standard qualitativi

Francesco è oggi responsabile di un nutrito gruppo di ingegneri industriali e affianca il percorso tecnologico a quello gestionale. “Per un ingegnere di produzione la conoscenza tecnologica è tutto, serve a immaginare processi che ancora non esistono e a creare prospettiva, e poi rimane anche quando si intraprende un percorso manageriale. Trasferire il know-how ai giovani è tra i principali obiettivi per dare continuità operativa all’azienda”.

Sempre di più, infatti, sono i giovani ingegneri che si avvicinano a questo percorso in Avio Aero. Luigi Fumagalli ha 33 anni ed è Manufacturing Specialist. Laureato in Ingegneria Aerospaziale, dal 2018 lavora in azienda occupandosi di simulazione di processo. “Finita l’università pensavo che mi sarei dedicato alla progettazione, ma grazie ad un assegno di ricerca ho iniziato ad occuparmi di ingegneria di processo all’interno della divisione Global Supply Chain. La fabbrica si è rivelata subito come un luogo di apprendimento e scambio. Per un neolaureato, vedere tutti gli stadi di un processo produttivo significa avere le chiavi per comprendere come portare un determinato prodotto sul mercato in modo che soddisfi le esigenze del cliente e sia redditizio per l’azienda. Un’occasione per pensare a strumenti migliorativi in grado di valorizzare il lavoro di tutti”.

Sebbene molto giovane, Luigi ha un’importante responsabilità: “dal nostro lavoro dipende il time to market e la soddisfazione del cliente, quanto più siamo bravi ad analizzare e valutare i processi industriali impiegati nella produzione di un prodotto tanto più riusciamo a fare previsioni e interventi in ottica di efficienza e contenimento dei costi”.

Luigi Fumagalli, Manufacturing Specialist.

La fabbrica si è rivelata subito come un luogo di apprendimento e scambio. Per un neolaureato, vedere tutti gli stadi di un processo produttivo significa avere le chiavi per comprendere come portare un determinato prodotto sul mercato

Tra le tante competenze di un ingegnere di produzione ci sono anche quelle di Anna D’Amato che si occupa di controlli non distruttivi ovvero il complesso di esami, prove e rilievi condotti su un prodotto aeronautico in modo da non comprometterne l’integrità e la funzionalità. Anna si è laureata in ingegneria chimica dopo aver frequentato la scuola francese e lavora in Avio Aero a Pomigliano, dopo un’esperienza in FCA e presso una multinazionale tedesca. Il suo lavoro quotidiano è estremamente tecnico e, oltre ad affiancare gli operatori, scrive memorie e predisposizioni in un continuo confronto con figure analoghe all’esterno dell’azienda per stare sempre al passo con le più nuove tecnologie.

“Industrializzare un prodotto richiede una continua ricerca dell’eccellenza e l’applicazione delle più recenti tecnologie. Oltre all’esperienza sul campo, l’ingegnere di produzione non può smettere mai di imparare e di perfezionare la sua formazione per scoprire nuove applicazioni in ambito industriale. Si tratta di un’opera di evangelismo interno ed esterno per trasferire know-how”. 

Come esperta, Anna si trova a confrontarsi in fabbrica con operatori con età ed esperienza lavorativa superiori alla sua e molto spesso uomini: “il problema lo vede chi non è qui tutti i giorni”, aggiunge Anna “la fabbrica non è più quella di una volta e a guidare è la competenza. Se dimostri che sai e sei capace il rispetto arriva, indipendentemente dal sesso”.

Tutto in questa professione ruota intorno alla conoscenza tecnologica e alla competenza e alla capacità di costruire e mantenere il sapere aziendale. In Avio Aero questo ruolo è affidato a due figure di ingegneri industriali - esperti tra gli esperti - il CTH (Controlled Title Holder) esperto in una determinata disciplina tecnologica e il Chief Manufacturing Engineer con competenze di ingegneria di processo sull’intero processo tecnologico di un determinato prodotto.

Anna D’Amato, Manufacturing Engineer.

Oltre all’esperienza sul campo, l’ingegnere di produzione non può smettere mai di imparare e di perfezionare la sua formazione per scoprire nuove applicazioni in ambito industriale. Si tratta di un’opera di evangelismo interno ed esterno per trasferire know-how

Marco Cherubini, oggi uno dei Chief Manufacturing Engineer, è in Avio Aero dal 1995 e la sua intensa carriera gli ha permesso di conoscere approfonditamente gran parte delle realtà produttive dell’azienda, contribuendo a definirne le strategie insieme al Leadership Team in più riprese della storia aziendale.

“La figura dell’ingegnere di produzione è davvero poliedrica per l’ampiezza e la diversità dei contenuti tecnologici che si devono affrontare” afferma Marco. “Avio Aero si è dotata del ruolo che ricopro - insieme ad altri colleghi in azienda anch’essi esperti conoscitori dei diversi prodotti - per tutelare la conoscenza interna. Nello sviluppo del mio percorso professionale, ho potuto dare il mio contributo nel disegnare un percorso di alto profilo ingegneristico che alla base ha una profonda passione per i contenuti tecnologici. Il nostro è un ruolo di mantenimento e di evoluzione del sapere che trasferiamo via via alle nuove generazioni le quali, in cambio, danno il contributo di energia e creatività irrinunciabili per essere sempre all’avanguardia in un mondo dove i trend di innovazione sono molto veloci”.

Far crescere il sapere significa anche far crescere i giovani talenti e questo è uno degli obiettivi principali della funzione in cui lavoro, per noi assolutamente prioritario ed al quale prestiamo molta attenzione. “Un paio di anni fa ho avuto l’intuizione di strutturare un programma di collaborazione con istituzioni accademiche specializzate e grazie alle mie esperienze di lavoro con le università di Aquisgrana - riconosciute a livello europeo e forse mondiale come i centri di eccellenza dell’ingegneria industriale - abbiamo dato vita a progetti che sono seguiti dai candidati CTH. In questo modo le persone possono attingere ad un mondo di contenuti e strumenti ma anche crearsi un ‘network’ di relazioni professionali di alto livello, entrambe queste opportunità vogliono essere fondamento e stimolo per fare il salto necessario”.

Marco Cherubini, Chief Manufacturing Engineer.

La nostra è una straordinaria azienda in cui la qualità della competenza tecnologica richiesta ha pochi eguali in Italia e all’estero... per i giovani ingegneri, sapere di trovarsi tra i migliori nel dominio dell’ingegneria industriale è un’opportunità da non farsi scappare

Arrivare a ricoprire questi ruoli è sicuramente sfidante e richiede tempo per padroneggiare le discipline coinvolte, è un investimento a lungo termine che l’azienda fa sulle persone. “Avio Aero è una straordinaria azienda in cui la qualità della competenza tecnologica richiesta ha pochi eguali in Italia e all’estero” conclude Cherubini. “La complessità di figure e processi fa sì che si viva in una modalità di continuous learning. Per i giovani ingegneri, sapere di trovarsi tra i migliori nel dominio dell’ingegneria industriale è un’opportunità da non farsi scappare”.