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Donna e STEM, tutta la vita

La CIO di Avio Aero racconta il proprio percorso di carriera e le sfide che la modernità, insieme all’emergenza globale, pongono davanti a noi in un mondo sempre più interconnesso e digitale.

Mar 2021

Sono ancora solo una manciata le donne CIO oppure CInO (Chief Information Officer, Chief Innovation Officer) in Italia: secondo una ricerca dell’Università di Pavia nel 2019 solo il 6.8% dei CInO era donna, contro il 25,2% della media europea e addirittura il 34,2% negli Stati Uniti.

Mentre una CIO fresca di nomina è Piera Carrà, che da qualche mese ricopre la carica in Avio Aero dopo una carriera spesa all’interno dell’organizzazione di cui ha vissuto appieno i cambiamenti e la trasformazione. “Sono entrata nel 1990 come consulente, in quella che allora era Fiat Aviazione e dopo pochi anni sono stata assunta nella Divisione Information Technology. L’azienda ha subito cambiamenti radicali per adattarsi ai nuovi contesti in termini di processi, mentalità e leadership. Ancora sorrido se ripenso che allora la Divisione IT non era considerata una funzione di primo livello alla quale riconoscere l’importante ruolo strategico che riveste oggi e che vede, ormai da anni, la Funzione Digital Technology riportare direttamente al CEO”.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e quella che Piera rappresenta oggi è una funzione che  guida molti dei processi chiave legati alle persone. E non è un caso che l’azienda abbia scelto una donna per guidare la trasformazione post pandemia. Da tempo, Avio Aero ha dimostrato la volontà di favorire un maggiore empowerment femminile attuando politiche perché ciò avvenga nel concreto.

Del resto per Piera, essere una donna è del tutto incidentale visto che si è formata e cresciuta sempre in un mondo tecnico al maschile: “Da ragazza ho scelto il liceo scientifico perché garantiva una solida formazione e al contempo una ampia scelta tra le facoltà universitarie. Al termine dei miei studi superiori la rapida evoluzione dell’informatica manifestava tutte le sue potenzialità aprendo ad interessanti prospettive. La facoltà di Informatica era tra i percorsi di studi più innovativi e offriva moltissime opportunità di lavoro, ben prima della laurea avevo già in mano diverse offerte. Non mi sono mai posta il problema se fosse una materia ‘da maschi’ o ‘da femmine’ però è innegabile che fossimo davvero poche ragazze nel corso di studio così come sul posto di lavoro. Anche a me è successo di essere l’unica donna seduta a un tavolo di uomini ma, non essendomi mai posta il problema che l’essere donna avrebbe potuto svantaggiarmi, non mi sono mai fatta condizionare”.

Piera Carrà, Chief Information Officer at Avio Aero.

Anche a me è successo di essere l’unica donna seduta a un tavolo di uomini ma, non essendomi mai posta il problema che l’essere donna avrebbe potuto svantaggiarmi, non mi sono mai fatta condizionare

Le sfide che Piera si trova ad affrontare sono molte, traghettare l’azienda nella nuova normalità con tanti cambiamenti accelerati e derivati dall’emergenza Covid spingono a riflessioni che vanno oltre le soluzioni meramente tecnologiche. “Fino a poco tempo fa eravamo abituati a pensare che ogni cambiamento debba essere opportunamente ponderato e pianificato, la difficoltà del momento, invece, ci ha messo di fronte ad una necessità reattiva con tutta la sua portata”, afferma Piera.

“Il mio lavoro è stato impattato nei modi ma non nella sostanza. La strategia di digitalizzazione non si è mai fermata e procede nel suo cammino, certo con priorità differenti e variabili. E non mi riferisco solo all’abilitazione completa dello smartworking per tutto il personale impiegatizio ma anche a progetti chiave per l’azienda come ad esempio il Lean Warehouse Management presso la sede di Pomigliano, che si pone l’obiettivo di migliorare l’efficienza della manodopera, ottimizzare la saturazione del magazzino e migliorare i TURNS garantendo la completa tracciabilità delle parti dall’ingresso ai cancelli, all’immagazzinamento, al trasferimento sulla linea di produzione ed infine alla spedizione. Questo ci consentirà un grande vantaggio competitivo in ambito logistico. Oppure il Digital stamping, si tratta di un applicativo di fabbrica che abilita una gestione completamente digitale degli ordini di produzione, inclusi i timbri di certificazione e le notifiche di qualità. E ancora, la digitalizzazione di processi, dati e documenti in tutte le divisioni aziendali. Tutto questo lavoro tecnologico è a servizio di un processo di change management che la leadership ha deciso di intraprendere e che neppure la pandemia ha interrotto.”

La situazione di emergenza che Piera ha vissuto così come tutti i suoi colleghi, ha richiesto una grande capacità di mettersi in discussione, di porsi in ascolto ed essere aperti ad accettare e riconoscere la necessità di un repentino cambio di direzione senza però perdere di vista la destinazione finale: “la trasformazione di persone e processi condotta attraverso l’umiltà, uno dei valori fondamentali della nostra azienda” sottolinea Piera.

Piera Carrà here with Valentina Pilo and Alberto Riccabone from her Digital Technology team.

Oltre a questi, lo stile manageriale di Piera mette al centro anche l’empatia “Personalmente attribuisco molta importanza al dialogo costante e continuo, ritengo infatti che un confronto aperto, sincero e trasparente consenta di stabilire quelle relazioni di profonda fiducia tra le persone che sono alla base di un contesto lavorativo positivo e inclusivo. Cerco di privilegiare approcci di mentorship e coaching che favoriscono e stimolano la crescita delle persone, fornendo loro supporto ma non soluzioni. Le persone sanno che nei momenti di difficoltà possono contare sul mio supporto e sulla mia disponibilità, non necessariamente per avere una risposta ad un problema piuttosto solo per un consiglio o un semplice confronto. Mi adopero per dare obiettivi e priorità chiari motivando i collaboratori ad operare con la necessaria autonomia per il raggiungimento dei risultati”.

Per effetto della sua nomina a CIO, cresce anche il ruolo di role modeling di Piera. “Sento molto forte il senso di responsabilità nei confronti delle ragazze perché credo fermamente che un percorso STEM sia appagante in termini personali e lavorativi. Con l’Associazione STEM by Women – di cui Avio Aero è socio fondatore – lavoro per sviluppare la consapevolezza delle giovani perché i percorsi di studio ci sono e anche lo sbocco professionale. Il ruolo che oggi ricopro è la testimonianza di un successo che può essere raggiunto da molte altre”.

Una vita privata soddisfacente è per tutti, infatti, la migliore ricetta per affrontare ogni giorno le sfide lavorative.

Una delle principali caratteristiche di Piera è sicuramente l’energia “Ho molteplici interessi personali che cerco di perseguire a dispetto di un lavoro molto impegnativo. Ritengo infatti che un corretto bilanciamento tra vita professionale e vita privata sia un elemento imprescindibile. Sono appassionata di montagna, che frequento assiduamente sia in inverno che in estate, e amo lo sci in tutte le sue forme così come le lunghe camminate estive che mi aiutano a rigenerarmi e ad apprezzare le bellezze della natura. Qualcuno potrebbe pensare che non avendo figli il tempo per sé stessi possa essere un problema relativo, in realtà anche questo è uno stereotipo da sfatare: scegliere una vita di coppia richiede la stessa attenzione di cura nei confronti del proprio partner o della propria persona. Questo tema della conciliazione mi è molto caro e sto lavorando insieme all’Inclusion Council di Avio Aero per portarlo fuori dal recinto del genere. Una vita privata soddisfacente è per tutti, infatti, la migliore ricetta per affrontare ogni giorno le sfide lavorative”.