Culture
La Società delle Donne Ingegnere
Esiste un’organizzazione che da decenni promuove una pragmatica cultura di inclusione aprendosi alla diversità e valorizzandola per favorire la tecnica e il mondo del lavoro a essa legato.
Jun 2024
Come professionista identificato nel genere maschile e che lavora nel settore industriale, sono rimasto dapprima vivamente incuriosito nello scoprire un’organizzazione professionale no-profit come la Society of Women Engineers. Appena dopo, ho percepito un altrettanto vivo interesse, misto a un poco di vergogna per averla ignorata fino a oggi, specialmente apprendendo che la SWE esiste da circa settant’anni e, in tutto questo tempo, ha ispirato ed elevato migliaia di donne in giro per il mondo.
La SWE si è posta la missione di stimolare le donne a perseguire carriere in ingegneria e tecnologia, promuovere un ambiente inclusivo e supportare lo sviluppo professionale delle sue iscritte (circa 45mila nel mondo). Lo fa attivando percorsi di networking, formazione e sviluppo professionale, pubblicazioni, volontariato, istituendo premi, promuovendo advocacy e leadership, attraverso una rete di sezioni di SWE radicata in moltissimi paesi.
Quest’ultimo aspetto permette a professioniste di ogni livello – ma anche a studentesse delle facoltà STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), ai giovani o ai semplici “alleati” di qualsiasi genere cui l’associazione è aperta – di riunirsi sia a livello locale sia internazionale.
Ad esempio, durante gli eventi WE Local: l’ultimo si è tenuto alla fine dello scorso aprile e ha visto professioniste di Avio Aero e GE Aerospace provenienti da Italia, Polonia, Repubblica Ceca, e Turchia, Germania e Stati Uniti darsi appuntamento a Monaco di Baviera per l’evento “Live Without Limits” organizzato dall’hub Europeo.
“Lo scorso anno, ho partecipato alla conferenza annuale europea: è stata un’esperienza molto arricchente per i contenuti, il networking e per accrescere la consapevolezza che quanto stiamo facendo per l’empowerment femminile può avere un impatto positivo anche nei territori nei quali operiamo”, dice Manuela Perrone Sr. Engineering Manager del Service per i motori aeronautici di Avio Aero, che in azienda ha ricoperto ruoli di crescente rilievo.
Quella prima partecipazione a un evento WE Local l’aveva decisamente ispirata. “Ho imparato molto in quei giorni, ad esempio il fatto che la leadership sia un comportamento più che un ruolo e che può influenzare gli altri, che possiamo cambiare lo status quo, essere mentori e coach delle nuove leve femminili. A partire dalle scuole e università, attraverso modelli positivi possiamo fare la differenza nelle nostre comunità locali”, aggiunge Perrone.
D’altronde, la SWE ha lo scopo di mettere le proprie associate in condizione di esprimere il loro completo potenziale in carriere ingegneristiche, tecnologiche e anche in ruoli apicali. La visione di SWE è un mondo in cui scienza e tecnica producano una forza positiva per migliorare la qualità della vita, per dimostrare uguaglianza, diversità e inclusione.
L’evento di Monaco è durato tre giorni e ha raccolto oltre cinquecento presenze, attraverso workshop, panel, interviste e conferenze ha offerto un programma variegato: dalle tematiche di innovazione e tecnologia, a quelle culturali e anche psicoattitudinali (e c’è stato pure un attrattivo discorso dal titolo “The engineer wears Prada” sugli stereotipi esteriori e dello stile dell’abbigliamento sul lavoro), fino a temi di sviluppo e crescita di carriera, tecniche di presentazione e relazioni professionali, innovazione digitale.
GE Aerospace è connessa alla SWE da decenni, è stata la prima grande azienda associata, nel 1961, e ha fondato il suo Corporate Partnership Council nel 2003. Avio Aero con le sue sedi in Italia ed Europa sostiene da alcuni anni l’organizzazione e ha stretto la partnership con diverse sue lavoratrici dislocate nei diversi siti per attivarsi a livello locale con iniziative e coinvolgimento. Silvia Sabbadini, Chief Consulting Engineer di Avio Aero con una carriera di spessore nell’ambito ingegneristico, è il riferimento per la filiale “North-West Italy” come sponsor SWE in Europa e parte dello European Corporate Council.
“Vogliamo ampliare il numero di persone che possono usufruire delle opportunità offerte”, dice Sabbadini, “come, training specifici su argomenti tecnici e soft skills, possibilità di ricoprire ruoli all’interno dell’associazione (global ambassador, affiliate focal) che possono aiutare a sviluppare le capacità di leadership, l’accesso a programmi di mentorship e le opportunità di networking con altre aziende”. Sabadini era a Monaco anche in qualità di speaker, insieme ad altre colleghe di Praga, Varsavia e Istanbul che hanno parlato dal palco.
"Parteciperemo alle conferenze sia a livello globale che locale europeo, e attiveremo delle iniziative locali facendo sinergia con altre iniziative già avviate nel nostro network"
La SWE si lega naturalmente ai programmi interni di Avio Aero e GE Aerospace come il Women Network, che possono amplificare la gamma di opportunità e risorse intrecciando le pratiche e le esperienze (come le iniziative STEM, ad esempio). “Parteciperemo ad altre conferenze sia a livello globale che locale europeo, e attiveremo delle iniziative locali facendo sinergia con altre iniziative già avviate nel nostro network”, aggiunge Sabbadini.
Il risultato del mio approccio al mondo SWE, con i racconti delle colleghe e le informazioni raccolte, è stato un genuino impulso ad aumentare lo scambio con questo mondo. E anche a voler a imparare da questa comunità: diventarne alleati è palesemente un vantaggio, qualcosa che eleva le proprie capacità. Voler imparare dalle donne, specie nell’epoca attuale, è forse il regalo più utile che chi si identifica in un maschio possa farsi.
Photos in page are courtesy of WE Local website.