Aviation

Di nuovo insieme, per l'aviazione europea

Al recente Berlin Aviation Summit e all'ILA di Berlino ho presentato le iniziative tecnologiche che stiamo portando avanti, frutto della nostra visione per la decarbonizzazione del volo.

Jun 2022

Con immenso piacere, ho finalmente rivisto di persona colleghi e clienti durante il Berlin Aviation Summit e l’ILA Airshow appena conclusi. E una cosa mi è parsa chiara sin da subito: pensando a cambiamento climatico, sostenibilità e salvaguardia del nostro futuro, credo che siamo tutti concordi sul fatto di vivere un momento cruciale della nostra storia.

Ritengo di potere inoltre affermare che l'industria dell’aviazione giocherà in tale futuro un ruolo fondamentale. Le azioni politiche e gli sforzi del nostro settore hanno portato a miglioramenti nell'efficienza del carburante, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di velivoli e motori. Ad esempio, la quantità di consumo di carburante per passeggero è diminuita del 24% tra il 2005 e il 2017.

Queste riduzioni del consumo di carburante sono state tuttavia superate da una crescita sostenuta del traffico aereo e, nonostante la battuta d'arresto negli ultimi due anni causata dal COVID, la crescita è destinata a riprendere ritmi apprezzabili grazie al recupero post-pandemia e alla possibilità di potere rivolgere nuovamente lo sguardo al futuro.

Benché l'aviazione sia responsabile di una percentuale relativamente esigua di emissioni di CO2, stiamo facendo del nostro meglio nell'affrontare il cambiamento climatico, anche in un momento in cui il settore è impegnato a riprendersi dalla pandemia globale. E anche se abbiamo iniziato bene, sappiamo di dover fare ancora di più. Un risultato degno di nota della COP26 è stata la firma, da parte di 23 nazioni, dell’International Aviation Climate Ambition Declaration - che riconosce la necessità per l'aviazione di “crescere in modo sostenibile” e ribadisce il ruolo dell’ICAO nell'attuazione degli obiettivi climatici a breve, medio e lungo termine per il settore.

Riccardo Procacci speaking at the Berlin Aviation Summit.

In occasione del 77° AGM IATA, tenutosi a Boston lo scorso anno, le compagnie aeree hanno concordato di raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050, in linea con l'obiettivo dell'accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Non c'è dubbio, quindi, che occorre trasformare l'aviazione per realizzare un futuro più sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico.

Per raggiungere la neutralità climatica, il Green Deal dell’UE stabilisce la necessità di ridurre le emissioni dei trasporti del 90% entro il 2050, mentre il settore europeo dell'aviazione ha presentato la propria iniziativa di punta per la sostenibilità - Destination 2050 - che definisce una visione e un percorso dove gli sforzi sono volti alla riduzione delle emissioni di CO2 in Europa e nel mondo.

Ridurre le emissioni di CO2 è indispensabile, ma lo status quo non basta. Ognuno di noi è tenuto a fare la propria parte. Sebbene siano necessarie tecnologie dirompenti, in grado di rivoluzionare gli aerei e i motori per raggiungere le auspicate emissioni nette zero, nessun ente o segmento dell'aviazione può ambire da solo a tale traguardo.

E nessun paese può raggiungere l’obiettivo operando in autonomia. Nemmeno un continente. Ciò richiede soluzioni globali e partecipazione a livello mondiale... e l'Europa deve fare la sua parte. Ad esempio, gli incentivi che promuovono infrastrutture per rendere i carburanti alternativi maggiormente disponibili e accessibili sono altrettanto importanti quanto la produzione di nuovi aerei e motori con una migliore combustione del carburante.

In effetti, una combinazione di tre misure chiave potrebbe consentire l’ottenimento di riduzioni sostanziali delle emissioni di CO2. Entro il 2050, si prevede che queste riduzioni derivino dall'uso di carburanti per aviazione sostenibili, o SAF, da miglioramenti nella gestione del traffico aereo e nelle attività di volo e, infine, da nuove tecnologie per aeromobili e motori quali motori Open Fan, motori alimentati a idrogeno, e aerei ibrido-elettrici.

The Clean Aviation leadership poses with Avio Aero team at ILA Berlin behind the Catalyst mockup.

Tuttavia, affinché queste misure possano essere implementate con successo, le azioni da compiere sono numerose. È necessario che i governi e le istituzioni di tutto il mondo facciano la propria parte. Abbiamo inoltre bisogno di un approccio sostenuto e pianificato da parte dei politici, che appoggi lo sviluppo di nuove tecnologie e stimoli l'aumento della capacità di produzione di SAF e idrogeno verde.

Servono investimenti nella capacità di produzione di SAF da parte dei produttori di carburante, un approccio alla regolamentazione e agli standard di certificazione coerente a livello globale, una collaborazione tra gli istituti di ricerca e i fornitori aerospaziali nello sviluppo delle nuove tecnologie nonché investimenti da parte degli operatori aeroportuali nelle infrastrutture necessarie a supportare le nuove tecnologie aeronautiche.

Ciò detto, cosa sta facendo GE per guidare la decarbonizzazione nel settore dell'aviazione?

Possiamo riassumere il tutto in tre fasi. In primo luogo, grazie ai risultati ottenuti da GE in termini di tecnologia e innovazione, disponiamo oggi dei prodotti e dei servizi necessari ad aiutare i clienti a ridurre le emissioni di carbonio. La rinnovata linea di motori commerciali GE è più efficiente dal punto di vista dei consumi rispetto ai suoi predecessori. In effetti, i progressi tecnologici in campo hanno portato i motori GE e CFM International* ad avere un'efficienza di carburante superiore del 40% rispetto a quelli prodotti negli anni '70 e '80. GE dispone anche di strumenti per ridurre ulteriormente il consumo di carburante e le emissioni di CO2 nelle flotte esistenti, tra cui sistemi avanzati di pulizia dei motori, sistemi di gestione dei voli e software per ottimizzare le attività aeree. Inoltre, oggi tutti i motori GE possono funzionare con carburanti SAF approvati.

In secondo luogo, per accelerare l'adozione a breve termine di carburanti alternativi e quindi l’impegno per la decarbonizzazione, GE Aviation sta collaborando con l’intero settore. Ad esempio, il motore Passport ha recentemente completato con successo un test con 100% SAF. Questo è l'ultimo di una serie di test con SAF al 100% condotti da GE e CFM. I motori GE hanno portato in volo per la prima volta un aereo di linea con 100% SAF nel 2018. Vorrei aggiungere che, nei prossimi 12 mesi, il nostro motore turboelica Catalyst sarà testato con 100% SAF, qui in Europa insieme all'Università Tecnica Ceca di Praga (CVUT).

A scale model of the RISE demonstrator on exhibit at ILA airshow.

Inoltre, GE ambisce a essere un'azienda a zero emissioni entro il 2050, comprese le emissioni Scope 3 derivanti dall'uso dei prodotti venduti. GE si è inoltre impegnata a raggiungere la neutralità dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2030 nelle proprie strutture e attività, comprese le emissioni Scope 1 e Scope 2.

Infine, stiamo già lavorando su importanti tecnologie future. GE Aviation e i suoi partner stanno plasmando il futuro del volo attraverso la sperimentazione di tecnologie avveniristiche; nell'ultimo anno sono anche stati annunciati programmi di sviluppo audaci e rivoluzionari: GE e Safran hanno lanciato il programma CFM RISE nel giugno dello scorso anno per dimostrare e far maturare tecnologie eccezionali, come ibrido elettrico e l’innovativa architettura Open Fan, che offre un vero e proprio cambio di passo nell'efficienza propulsiva rispetto ai motori a condotto. Il programma RISE mira a ridurre di oltre il 20% il consumo di carburante e le emissioni di CO2 rispetto ai più efficienti motori moderni.

GE ha sviluppato per decenni tecnologie che consentono di realizzare motori Open Fan e ha continuato a sviluppare un approccio più semplice e leggero alla progettazione di motori di questo tipo. Ecco perché crediamo che sia ora arrivato il momento dell’Open Fan.

In secondo luogo, NASA e GE Aviation hanno stretto una collaborazione per sviluppare un motore ibrido elettrico di classe megawatt che potrebbe alimentare un aereo a corridoio singolo. Anche Boeing si è unita al programma per modificare l'aereo che collauderà il sistema di propulsione in volo. La partnership NASA-GE fa parte del progetto Electrified Powertrain Flight Demonstration (EPFD) della NASA. Le tecnologie di propulsione ibrida elettrica consentono di risparmiare carburante e di ottimizzare le prestazioni del motore.

Riccardo Procacci on stage during the Avio Aero reception, held on the opening day of ILA Berlin.

In terzo luogo, CFM e Airbus collaborano ad un programma dimostrativo sull'idrogeno che prenderà letteralmente il volo verso la metà di questo decennio. L'obiettivo del programma è collaudare in volo un motore a combustione diretta alimentato a idrogeno sul dimostratore Airbus ZEROe, in preparazione all'entrata in servizio di un aereo a emissioni zero entro il 2035.

E, qui in Europa, il contributo di Avio Aero a queste tecnologie è significativo. Abbiamo contribuito allo sviluppo e al collaudo di architetture a ventola aperta nell'ambito del programma di ricerca europeo Clean Sky, in collaborazione con Safran Aircraft Engines. Il nostro lavoro comprende il riduttore di potenza e la turbina a bassa pressione, oltre a contributi estesi ad altre sezioni del motore, come il combustore. Abbiamo inoltre partecipato al programma europeo Clean Sky 2, esplorando diverse architetture per l'ibrido elettrico che speriamo di dimostrare nell'ambito del programma europeo Clean Aviation.

Sono infine orgoglioso del nostro nuovo motore Catalyst, esposto durante l'ILA di Berlino: è il primo turboelica nella storia dell'aviazione realizzato con componenti stampati in 3D, progettati e sviluppati qui in Europa, che consente un volo più leggero e più efficiente in termini di carburante, riducendo direttamente le emissioni di CO2. Inoltre, l'anno scorso è proprio dall'aeroporto di Berlino che è stato effettuato il volo inaugurale del motore Catalyst

R. Procacci with Pf. Scarpa and P. Salvetti during a visit at the Airbus exhibit with the new real scale model of the Eurodrone powered by Catalyst.

Infine, ma non per questo meno importante, Avio Aero ha costituito e coordinato la Rete europea di ricerca” di 32 Università, Centri di Ricerca e Sviluppo e PMI (Piccole e Medie Imprese), con l'obiettivo comune di affrontare la sfida del futuro del volo.

Nel 2021, GE Aviation ha speso 1,6 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo, compreso il perfezionamento delle tecnologie per ridurre le emissioni di carbonio dei voli. Il nostro impegno è chiaro, tuttavia, per raggiungere l'obiettivo del settore di uno zero netto di emissioni di carbonio entro il 2050, è necessario l'impegno di tutti. Abbiamo bisogno del contributo di tutte le parti in gioco - industria, governi, università - e noi di Avio Aero e GE siamo pronti a guidare tale impegno e preparare noi tutti a un futuro sostenibile.

*CFM International is a 50-50 joint company between GE and Safran Aircraft Engines