Invent

Precisione tedesca, vitalità italiana

Benvenuti a Bielsko Biala, il sito industriale polacco che sta compiendo una stupefacente evoluzione tecnologica, ma non solo.

Dec 2017

Nel momento stesso in cui si mette piede in Avio Aero Polska, si ha una netta impressione di modernità, precisione e rigore nord europeo: uffici e open space luminosi, pareti vetrate, arredamenti minimali e contemporanei. Ma basta scambiare qualche saluto, sbirciare negli uffici, negli anfratti tra una macchina e l’altra, nelle linee della fabbrica, per scovare qualcosa di culturalmente sbalorditivo. Piccole foto del golfo di Napoli appiccicate vicino alla propria postazione e persone che ti salutano in italiano o addirittura, preso atto di avere di fronte qualcuno che parla italiano, che preferiscono questa lingua al globale inglese. Fino ad orecchiare divertenti flessioni partenopee nell’italiano di qualche operaio. Sì, anche gli operai qui parlano più di una lingua. 

Per capirci di più è necessario fare un passo indietro, nel tempo e nella storia di Bielsko Biala, della regione Silesia nel sud est della Polonia, dove si trova questa cittadina di quasi duecentomila abitanti, per comprendere questo curioso fenomeno. Il grande comprensorio industriale di Bielsko infatti è di matrice Fiat: fabbriche dell’indotto e del gruppo automotive principalmente e l’unico altro grande attore è GE. Il comprensorio nasce a cavallo tra gli anni 70 e 80, porta lavoro e industrie in una Polonia tristemente limitata dall'annessione post bellica all'URSS. Avio Aero Polska, oggi naturalmente parte di GE Aviation, in precedenza (quando ancora proprietà della Fiat negli anni 90) non era nient’altro che un centro di ingegneria e design dove lavoravano poco più di 20 ingegneri.  

“Sono entrato in Avio Aero Polska nel 2005, c’erano solo 70 operai e la fabbrica esisteva da poco più di un anno” dice Andrzej Kaczmarczyk, Coordinatore della Produzione a Bielsko. “Ci occupavamo principalmente di quattro programmi motoristici: CFM56, T700, GE 90 e PW308. Adottando un sistema produttivo elementare, molto vecchia scuola: tornitura e fresatura, non eravamo in grado di finire in prodotti, eseguire alluminizzazione, plasma o trattamenti speciali”. 

Esattamente dodici anni dopo, a Bielsko Biala lavorano 300 operai circa e si sono aggiunti i programmi del futuro dell’industria aeronautica: LEAP, GEnx e GE9X, rispettivamente i motori di Boeing 737 e Airbus320-neo, Boeing 787 Dreamliner e 777-X. A breve anche l’ATP (da Marzo 2018 ufficialmente presentato con il nome GE Catalyst) diventerà realtà operativa quotidiana. Non solo, il prodotto ora entra grezzo ed esce finito, ci sono linee ultra moderne per la specialità della casa: qui si fabbricano parti fondamentali delle turbine di bassa pressione di questi motori aerei, ovvero tutti gli stadi turbina statorici del gigantesco GE90, del GEnx, del nuovissimo GE9X e del LEAP. Oltre ad alcuni stadi del GEnx-1B e agli stadi rotorici, pale turbina, di vari stadi per PW302, T700, CFM56 e GE90. Numeri ed evoluzioni che stupirebbero qualsiasi esperto industriale, specie se appartenente al settore aeronautico.

“Il GEnx-2B ha certamente rappresentato la svolta” continua Andrzej, “avevamo pochissima esperienza e comunque non ci siamo tirati indietro: siamo arrivati a 15 motori al mese, fornendo gli statori dal secondo al sesto stadio della turbina. Abbiamo portato in casa trattamenti termici e processi speciali”. Come? Ecco svelato il secondo motivo storico dell’italianità di Bielsko, o meglio della napoletanità: anche all’epoca infatti Pomigliano d’Arco, e l’allora sito fratello di Acerra (pochi chilometri distante), rappresentava il centro di eccellenza per la produzione di statori e rotori per LPT (low pressure turbine) di motori aerei civili e militari. Esperti, tecnici, ingegneri volavano ogni settimana da Capodichino a Katowice o Cracovia, portando soluzioni e competenze per la produzione. Alcuni addirittura si sono stabiliti lì per molto tempo, come Antonio Guarino, che è Senior Operation Manager a Pomigliano e ha rivelato che molti operatori oltre che ingegneri di tecnologie trascorrevano lunghi periodi di training in quello che oggi è il Centro di Eccellenza Airfoils (pale turbina) di Avio Aero. “Dopo qualche tempo avevano imparato persino il napoletano che sentivano parlare tra di noi o che gli insegnavamo in momenti di convivialità”, altra caratteristica e talento polacco: velocità di apprendimento e applicazione impressionanti. 

La storia si ripeterà, perché quello che è successo ai tempi del GEnx-2B è stato in seguito restituito con gli interessi dai professionisti di Bielsko Biala per il LEAP. “Penso che la rapida trasformazione, ampliamento e potenziamento produttivo nei 5-6 anni precedenti ci abbia aiutati ad affrontare con più coraggio l’immensa mole di lavoro che ci attende per il LEAP: oggi siamo a 12 motori consegnati alla settimana, 18 nel 2018 e nel 2020 saranno addirittura 45!” dice Wojciech Korczyk, Responsabile delle Linee LEAP dello stabilimento polacco. Parla da veterano, ma è giovane, e anche lui parla italiano, ha imparato molto dai colleghi di Pomigliano e  dal 2013 li ha supportati nella costruzione delle linee super moderne dedicate alla produzione di tre stadi statorici per tutte le versioni del motore LEAP. “Abbiamo completato la prima linea nel 2015, oggi disponiamo di 14 linee” afferma sorridendo compiaciuto.  

Si capisce il perché del suo sorriso quando spiega che “il LEAP ha cambiato totalmente la nostra idea di produrre, o meglio il ramp-up senza precedenti ci ha spinto a ripensarla. Abbiamo voluto ottimizzare e semplificare la produzione, evitare che una parte in lavorazione girasse per lo stabilimento per subire i vari processi, come evitare le perdite di tempo per preparare le macchine ad ogni sostituzione del prodotto da lavorare o di lavorazione stessa. Abbiamo disegnato il layout realizzando una cella in cui l’operatore arriva ad eseguire fino a 7 operazioni, applicando principi di Lean Manufacturing, dedicando macchine a determinate lavorazioni e ottenendo flussi di produzione costanti e completi”. Si tratta di celle iper-tecnologiche, dotate di robot ed elettronica che viene gestita con un’interfaccia computerizzata da ogni operatore, efficienza altissima.

L’efficienza è un credo in Avio Aero Polska, così come la programmazione e la qualità. Bogdan Klapyta è Responsabile delle Tecnologie e Manager delle Celle Statori a Bielsko, si occupa dei programmi legacy (cioè quelli che hanno fatto la storia e determinato il fondamento di questa fabbrica), ma anche (e con molta dedizione) dei New Product Introduction, così definiti in GE Aviation i nuovi motori di ultima generazione, GE9X e ATP. “Il 9X è stato il primo programma del futuro cui abbiamo lavorato, impegnandoci a elevare ancora di più la collaborazione con Ingegneria e con la Qualità” racconta Bogdan. “Ci siamo impegnati al massimo per prepararci alla produzione di tutti e sei gli stadi statorici del 9X,  siamo pronti e determinati ad affrontare a breve volumi che si prospettano altrettanto sfidanti. E per l’ATP abbiamo anche cambiato approccio nel modo di lavorare, siamo votati ancor di più all’efficienza e alla rapidità d’esecuzione”. A Bielsko infatti per il promettente TurboProp, ora in procinto di affrontate il FETT (la prima prova vera del motore in funzione), si realizzeranno le pale rotoriche per i tre stadi della Power Turbine. 

 

Lean Manufacturing a Bielsko Biala è quasi una filosofia di vita, si nota non solo dalle linee del LEAP, ma anche guardando le altre macchine, le aree di arrivo e spedizione: c’è ordine, pulizia e una sorta di struttura standard per i carrelli, gli scaffali, i raccoglitori accanto alle macchine, tra le linee appunto. “È la prima applicazione in Avio Aero di questo specifico laboratorio Kaizen” dice Jakub Huma, Lean Manufacturing Leader di Avio Aero Polska. Kaizen è la metodologia di derivazione giapponese che permette tra molti vantaggi anche una grande autonomia tecnica, efficienza e minuziosa cura degli spazi in fabbrica. “Abbiamo un laboratorio che chiamiamo MoonShine Shop, proprio come quello del suo inventore e guru della Lean Manufacturing, Sensei Chihiro Nakao: lì dentro ci occupiamo di trovare soluzioni fai da te per le attrezzature e strumenti a supporto della produzione, migliorando flussi e ottimizzando spazi”. Incredibilmente affianco alla mensa c’è questo laboratorio, ci lavora Robert, l’operaio specializzato che potrebbe tenere corsi per IKEA o Leroy Merlin, e che grazie a rotelle, travi di acciaio rivestite di plastica, viti e bulloni, macchinari da taglio e disegni produce efficaci attrezzi per tutti i colleghi. 

Tornando ai processi speciali, e al modo progressista e assolutamente contemporaneo di interpretare il lavoro, scopriamo con piacere che è una donna a guidarli in questo stabilimento. “Dopo un periodo di apprendimento e lavoro molto importante a Rivalta, dal 2015 sono diventata responsabile dei Trattamenti Termici per tutti i programmi motoristici che gestiamo qui” dice Malgorzata Fajkis. La prima donna responsabile di un’area produttiva a Bielsko e coordinatrice del Womens’ Network che connette anche l’EDC di Varsavia, le sedi GE Healthcare e Power presenti nel paese, e investe tempo e attenzione per promuovere le donne nella tecnologia, includendo chiunque sia interessato nelle iniziative. E a giudicare dal numero di tecnici, operatori ingegneri e designer donna che si incontrano a Bielsko la cosa funziona piuttosto bene.    

Paulina Gladysz, Responsabile del Personale dal 2012 a Bielsko, ci parla di un aumento del 42% della popolazione totale negli ultimi sette anni, e questo stesso lasso di tempo Roberto Bertaina, oggi ad interim Plant Leader di Avio Aero a Brindisi da pochi mesi, lo ha trascorso in Polonia. “La mia esperienza a Bielsko Biala è iniziata proprio dalla fabbrica, ricoprendo inizialmente diversi ruoli per la produzione, poi negli ultimi 2 anni dirigendo lo stabilimento” dice Bertaina. “è stato un cammino lungo e difficile, ma oggi l’avvenuta trasformazione industriale e dei processi è palese. Avio Aero Polska chiuderà quest’anno con tutti gli indicatori allineati con il piano operativo, a dimostrazione della raggiunta maturità ed eccellenza del team polacco” 

La collaborazione con Ingegneria, diceva Bogdan, è stata centrale per il 9X: ne è molto convinto anche il capo dell’ingegneria di Avio Aero Polska, Witold Grela. Lui ha cominciato 17 anni fa, quando ancora la fabbrica non esisteva, c’erano circa 26 ingegneri parte del centro design, l’ha vista nascere e crescere.

“Oggi siamo 100 ingegneri, tantissimi giovani e alcuni fanno anche parte del programma GE di interscambio professionale per i designer Edison” spiega Witold. E parlando della relazione con i colleghi della Global Supply Chain dice che “è cambiata progressivamente negli anni, passando dal lavorare per compartimenti stagni, all’attuale armonizzazione, condivisione di approcci ed obiettivi. C’è un potenziale incredibile nella sinergia tra operatori, tecnologi, ingegneri di qualità e progettisti: tutta votata alla qualità del prodotto, riduzione di tempi di ciclo e sprechi. Siamo riusciti a crescere grazie alla comprensione delle reciproche ragioni, limiti, costrizioni e così a superare limiti, adattandoci l’un l’altro”. 

Visitando questi luoghi si ha effettivamente l’impressione che sia cresciuta, eccome, anche  la Polonia. Non lo si nota solo dalla straordinarietà di questi professionisti, dal loro acume e competenza, ma anche dalle strade e dagli edifici che si incontrano. Dal nuovissimo aeroporto di Cracovia, fino a due anni fa anonimo scalo dell’est Europa, oggi nulla da invidiare per esempio a Monaco di Baviera.

Un paese che, passata la fase dello sviluppo dopo i ’70 e ’80, è in un momento di consolidamento, di assoluta evoluzione: il Presidente del Consiglio europeo, è il polacco Donald Tusk, e i flussi migratori ad esempio sono oggi provenienti da Ucraina e paesi ex-URSS. La Polonia sembra essersi lasciata alle spalle la malinconica operosità post-comunista, concedendosi un rigore teutonico accompagnato una certa vivacità intellettiva. C’è da scommetterci, la Polonia stupirà ancora.