Humans

Benvenuti nel nostro STE(A)M

Nella fabbrica di Rivalta c’è un team con forte presenza femminile che tra le sfide e le missioni dell’industria aeronautica sa trovare motivazione e promuovere la professionalità STEM.

Apr 2019

Come tantissime bambine, anche Rosa Pisani da piccola sognava di diventare una ballerina di danza classica, eppure la vita l’ha portata in tutt’altra direzione. Oggi: niente scarpe a punta e tutù. Scarpe anti-infortunio, felpa, preparazione accademica, brillante determinazione e resilienza sono gli abiti che si indossano quotidianamente in un’ambiente a prevalenza maschile tra motori, macchine avveniristiche ed economie di scala.

Rosa è una delle tante donne che hanno scoperto la passione per le materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), materie che tuttora sono alla base di un notevole divario di genere tra la partecipazione femminile e quella maschile e che, dai banchi di scuola, si va poi a manifestare in disparità di genere in ambito professionale.

Nel caso di Rosa, la sua passione per queste materie l’ha portata a conseguire una laurea in ingegneria aerospaziale e dal 2017 è responsabile della Gearboxes Business Unit di Avio Aero a Rivalta di Torino: area dove vengono montate, testate e collaudate le gearbox, vale a dire il cuore della nostra produzione. Per Rosa le fonti d’ispirazione e guida sono stati due uomini: suo padre e Corrado Guidi, “conosciuto nel 2010 tramite un’iniziativa di Valore D, e tuttora mio mentore e guida” afferma Rosa.

Il suo è stato un percorso privo di sosta: “Subito dopo la laurea sono entrata in GE nella divisione commerciale di GE Power. Sono passata poi all’ingegneria con il ruolo di responsabile tecnico di commessa e infine sono approdata alla supply chain in BHGE (precedentemente GE Oil&Gas). Proprio lì è nata la mia passione per la produzione… Ho ricoperto il ruolo di supervisore di sala prova, Master Black Belt, Assembly Cell Leader, Blades & Buckets Plant Manager e poi Manufacturing Quality Manager. A settembre 2015 sono arrivata in Avio Aero prima come Head of Quality System e poi sono giunta al mio ruolo attuale, Senior Operation Manager. Ho avuto modo di vivere molte esperienze nazionali e internazionali, soprattutto nei primi anni di attività lavorativa quando il mio ruolo prevedeva frequenti permanenze presso i clienti all’estero, in Francia e Norvegia, Asia e Medio Oriente.”  

"In fabbrica si vive intensamente il legame con la squadra e si crea un forte senso di appartenenza all’azienda"

Ciò che ha spinto Rosa a lavorare nel cuore della produzione, in fabbrica, è la possibilità di vedere il prodotto che prende forma e si realizza. “È davvero motivante e stimolante: in fabbrica si vive intensamente il legame con la squadra e si crea un forte senso di appartenenza all’azienda.” 

Nell’area montaggio trasmissioni di Rivalta, la componente STEM è diventata (e proseguirà sempre più con l’essere) una realtà molto importante grazie a una squadra tutta al femminile composta appunto da Rosa Pisani, insieme a Rosa Forgione e Carolina Bogdanas. “Rosa Forgione è la nostra Lean Leader che ha guidato il team nella trasformazione lean delle linee di montaggio. Da 7 anni fa parte del gruppo GE, di cui 4 in Avio Aero, è stata Master Scheduler dell’EJ200 e ha rappresentato l’azienda nel working group di produzione di Eurojet” - racconta Rosa Pisani - “Carolina invece è Supervisore di Sala Prove e grazie alla sua determinazione e al suo approccio gentile ha notevolmente contribuito al successo di tutta la squadra, è in Avio Aero dal 2017 e sta seguendo il programma OMLP.  Inoltre, nelle precedenti rotazioni, è stata nell’area Lean Trasmissioni a Rivalta e nell’aera LEAP Cases Manufacturing Engineering a Brindisi.”

Un altro aspetto del loro lavoro, forse ancora più stimolante per come lo racconta Pisani, è vedere il completamento del prodotto finale e la sua consegna al cliente: “è un’adrenalina che viviamo ogni giorno nello svolgere la nostra missione principale: il prodotto consegnato in tempo e in qualità.” Mentre, pensando proprio al lavoro quotidiano, se si chiede loro qual è una frase che non gli piace sentire e quale una che ripetono spesso, la risposta arriva immediata. "Ci fa arrabbiare sentire ‘Perché lo devo fare io?’, e ci ripetiamo spesso: ce la possiamo fare!"

Parlando, infine, degli illustri personaggi del mondo STEM, Rosa confessa che avrebbe voluto conoscere Edith Clarke. “È stata una delle donne che hanno fatto la storia della tecnologia. Edith nella prima metà del XX secolo fu non solo la prima donna ingegnere, ma anche la prima docente ad ottenere una cattedra all’Università del Colorado. Dopo aver studiato astronomia e matematica, studiò Ingegneria Elettrica all’MIT di Boston, dove si laureò l’anno seguente. Venne poi assunta proprio da General Electric (GE) e grazie al suo amore per la matematica, inventò una calcolatrice (chiamata calcolatrice Clarke) in grado di eseguire alcuni tipi di calcoli fino a 10 volte più veloce rispetto ad altri strumenti.”

Rispetto al secolo scorso, grandi passi in avanti sono stati fatti nell'incoraggiare un numero sempre più alto di donne ad entrare nei campi STEM, e di questo ne è un concreto esempio il team femminile dell’area Gearbox di Rivalta. Tuttavia, è essenziale continuare in tale direzione per conseguire, in un quadro più ampio, l’obiettivo di “Gender Equality” compreso tra i 17 Sustainable Developement Goals dell’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU.

Ad oggi le donne detengono meno del 30% dei posti di lavoro in STEM, che comprende i settori professionali a più rapida crescita e più remunerativi, in particolare nelle economie di reddito medio-basso. In Italia la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei Paesi Ocse: il 31,7% contro il 68,9% di uomini e solo il 5% delle ragazze quindicenni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche (dati Ocse, Istat ed Eurostat). Purtroppo, gli stereotipi e i pregiudizi che le ragazze incontrano nelle loro vite possono ancora rappresentare un ostacolo nell’abbattimento delle barriere di genere.

Diverse realtà si stanno mobilitando per avvicinare le ragazze al mondo STEM, come la neonata associazione "STEM by Women" che riunisce aziende tecnico scientifiche sul territorio con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani studentesse su queste tematiche attraverso: eventi, seminari e conferenze. E il consiglio di Rosa ad una giovane studentessa che vuole intraprendere una carriera in questo ambito è: “Creati delle ottime basi, sii determinata e non uniformarti. Ma soprattutto: sii sempre te stessa!”.