Future

Aerospazio al centro del Mediterraneo

I Mediterranean Aerospace Matching a Grottaglie sono stati un’interessante vetrina per le nostre tecnologie e per nuovi progetti, presentati direttamente dai protagonisti.

Oct 2021

Dal 22 al 24 settembre presso l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie è andato in scena il Mediterranean Aerospace Matching di Grottaglie. Un evento ideato dal Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) per parlare del sistema produttivo, di governance e di ricerca nel settore aerospaziale, con un particolare focus sugli aeromobili a pilotaggio remoto, le tecnologie suborbitali e le infrastrutture per il controllo e la gestione dello spazio aereo.

Una tre giorni che ha visto la partecipazione delle istituzioni e delle principali aziende italiane e internazionali del settore, impegnate in Puglia nello sviluppo e nella realizzazione di numerose componenti destinate agli aerei civili e militari, così come agli elicotteri o ai droni che oggi solcano i nostri cieli.

Avio Aero non poteva certo mancare a questo importante appuntamento pugliese: durante la tavola rotonda - organizzata nel corso della prima giornata della manifestazione –  dedicata all’Advanced Air Mobility e alle innovazioni tecnologiche nell’ambito del pilotaggio remoto è intervenuto il presidente di Avio Aero, Sandro De Poli. Con lui erano presenti la presidente di Boeing Italia, Angela Natale, il responsabile Europa di Lockheed Martin e direttore del Future Vertical Lift International, Luigi Piantadosi, e il senior vice president Unmanned systems di Leonardo, Laurent Sissman.

"Il primo passo sarà realizzare architetture motore con consumi ed emissioni ridotte, alimentate da biocarburanti al posto del tradizionale cherosene, poi si guarderà alla motorizzazione ibrido-elettrica"

“Il futuro del trasporto aereo passerà dallo sviluppo di tecnologie che renderanno sostenibile il nostro settore” hanno affermato gli interlocutori alla tavola rotonda. “Il primo passo sarà quello di realizzare architetture motore con consumi ed emissioni ridotte e che siano alimentati da SAF (Sustainable Aviation Fuel) al posto del tradizionale cherosene” ha sottolineato De Poli , “poi naturalmente si guarderà alla motorizzazione ibrido-elettrica. Certo che se nel trasporto su ruota le aziende automobilistiche hanno fatto veloci passi in avanti in ambito di elettrificazione, per quanto riguarda il settore del trasporto aereo è più difficile immaginare l’avvento del full electric nel breve termine”. E lo sforzo della ricerca a medio-lungo periodo di tutto il settore guarda anche alla propulsione a idrogeno, conclude De Poli, “un campo in cui l’Europa si potrà ritagliare una posizione da leader nella ricerca tecnologica”.

From the left Davide Mondino, Stefania Traficante, Sandro De Poli, Giuseppe Giliberti.

Alla manifestazione Avio Aero era presente con un proprio stand. E proprio dai centri R&D pugliesi di Avio Aero, nati dalla partnership con il Politecnico di Bari, provenivano gli esperti e i ricercatori che accoglievano i visitatori allo stand, un’opportunità per raccontare chi siamo ma anche i dettagli dei nostri progetti, come: gli European Technologies Development Clusters (E-TDCs), l’innovativo modello di collaborazione europea tra Avio Aero, centri R&D, Università e PMI cooperanti su progetti comuni d’innovazione sostenibile che conta oltre 32 membri italiani ed europei (tra cui le università pugliesi) e i progetti di ricerca SiCo e META.

Nel corso degli incontri allo stand si è parlato di tutto l’ecosistema pugliese di Avio Aero: dall’Energy Factory Bari (EFB), dedicato alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologiesu sistemi di controllo, elettrici e fluidici per la propulsione aeronautica, all’Apulia Repair Development Center For Additive Repair, creato per sviluppare procedure di riparazione dei componenti aeronautici tramite l’additive manufacturing. Due centri di eccellenza ideati, sostenuti e cresciuti, grazie “alla partnership con il Politecnico di Bari e anche grazie al modello virtuoso di collaborazioni creato da Avio Aero con le instituzioni e le università”, ci spiega Giuseppe Giliberti - Senior Systems Engineering -  sottolineando che “ è proprio grazie a questi rapporti su programmi molto complessi, finalizzati allo sviluppo di tecnologie innovative o  di nuovi prodotti, possono beneficiare di competenze, risorse umane adeguate, e di specifici laboratori specializzati,in quello che rappresenta un grande lavoro di squadra tra Avio Aero, le istituzioni locali e le Università”.

“La proficua collaborazione con la regione Puglia” ci ha raccontato Alessandra Guagnano - Controls Engineering - di Avio Aero “è basata sulla forte determinazione nel voler investire nel settore aerospaziale”. La partnership regionale ha avuto una forte rilevanza, ad esempio, nell’avvio di due progetti innovativi: il SiCo e il META. Il primo finalizzato allo sviluppo del modulo di controllo per il motore turboprop Catalyst, primo motore turboelica sviluppato e realizzato in Europa da più di 50 anni. “È un progetto che si è concluso ad aprile del 2021 - racconta Giliberti- e ha consentito di realizzare la centralina elettronica e il relativo software per il controllo del motore in tutte le fasi operative di volo, il sistema di iniezione del combustibile, il sistema di controllo dell’inclinazione delle pale dell’elica, la scatola di accensione e tutti i sensori motore”.  È anche grazie al progetto SiCo, quindi, che è stata possibile “la realizzazione di un motore turboelica interamente sviluppato in Europa, portando allo sviluppo di sistemi elettrici e fluidici in collaborazione tra le sedi pugliesi di Avio Aero e i colleghi di Rivalta”, racconta Alessandra Guagnano. Un’esperienza importante che ha permesso, inoltre, di progettare e realizzare i due complessi banchi prova per i test sul motore: il Dry Rig a Bari – un simulatore real time in grado di emulare un motore aeronautico e i suoi accessori – e il Wet Rig a Brindisi –, ovvero il banco prova su cui testiamo il cervello del motore con i suoi veri componenti”. per verificare il comportamento del sistema di controllo tenendo conto sia dei segnali fisici e simulati del motore che degli accessori.

The Avio Aero Bari team with Francesco Cupertino, Dean of Politecnico di Bari partner in the laboratories.

Il progetto META, invece, “ha avuto come oggetto la progettazione di trasmissioni meccaniche di potenza e accessori”, dice Giuseppe Giliberti. In questo caso è stata importante la collaborazione con il Politecnico di Bari e con le aziende locali, portando a raggiungere gli obiettivi prefissati nello stabilimento di Brindisi: progettare trasmissioni meccaniche con un minor numero di componenti e un peso ridotto, garantendo al tempo stesso una maggiore affidabilità. La prossima sfida tecnologica del progetto META è adesso lo sviluppo di tecnologie additive per la riparazione di componenti motore o la riconfiguarazione di componenti, complessi da realizzare mediante i tradizionali processi di produzione metallurgici. Grazie all’additive manufacturing, invece, sarà possibile recuperare componenti usurate e ripristinarle nella loro forma originaria, riducendo così i tempi di manutenzione e i costi associati.

La presenza di Avio Aero al Mediterranean Aerospace Matching di Grottaglie è stata sicuramente un’opportunità per “far conoscere le attività di ricerca e sviluppo condotte da Avio Aero a partire dal 2016”, spiega Alessandra Guagnano che ha assistito anche all’entusiasmo dei molti giovani universitari intervenuti all’evento che ”ci hanno fatto tantissime domande sulla progettazione e sul funzionamento di alcuni prototipi di componenti del motore Catalyst che avevamo in esposizione”. E la curiosità naturalmente non era esclusivamente sui nostri prodotti e tecnologie, “ma anche su evenutali opportunità di tesi o tirocini. Il nostro è un settore che piace e affascina”.

Di certo, conclude Giuseppe Giliberti, il modello proposto da Avio Aero “è fatto di tecnologie e innovazione ma, in prima battuta, di persone appassionate, che si applicano e condividono una visione comune”.