Culture

C'è sempre più bisogno di STEM

La partecipazione all’evento milanese di Hackher è stata un’ulteriore occasione per guardare alle pari opportunità sul lavoro e alle carriere femminili nell’ambito STEM ma non solo. 

Jun 2022

Prendere parte al dibattito che ruota attorno a donne e STEM (acronimo per le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) è un impegno che Avio Aero ha assunto non solo per creare una pipeline interna di talenti al femminile da inserire nell’organizzazione ma anche per fare sistema con altre aziende e creare buone prassi che possano essere condivise e replicate.

In occasione di Hackher – un progetto multidisciplinare che intende avvicinare le ragazze al mondo STEM e che per questo, lo scorso 18 maggio, ha realizzato un evento al Castello Sforzesco di Milano - Piera Carrà, CIO di Avio Aero ed Executive sponsor del Women Network di GE, ha partecipato a una tavola rotonda insieme ad altre donne che ricoprono importanti cariche aziendali per un confronto aperto, il primo dopo i due anni di crisi pandemica.

“Innanzitutto, ho percepito una grande energia non solo da parte delle ragazze che si stavano confrontando nell’hackathon con innovativi progetti digitali ma anche tra le panelist, tutte donne ai vertici di grandi aziende che vogliono davvero contribuire al cambiamento” ha affermato Piera Carrà. “Il tema del gender gap è – purtroppo – tutt’altro che superato, ma la volontà di portare risultati concreti è tanta anche da parte delle istituzioni. Rivedere così tante persone in presenza, è stato segnale incoraggiante: c’è voglia di vicinanza e di recuperare la normalità perduta. Guardarsi negli occhi e conversare con il pubblico senza il filtro dello schermo è stato emozionante”.

Piera Carrà speaking at the Hackher event in Milan.

"Ho percepito una grande energia non solo da parte delle ragazze che si stavano confrontando nell’hackathon con innovativi progetti digitali ma anche tra le speaker, tutte donne ai vertici di grandi aziende che vogliono davvero contribuire al cambiamento"

Per Avio Aero è stata un’ulteriore occasione per condividere il percorso interno di Inclusion & Diversity e per confrontarsi con realtà molto evolute nel mondo delle utility, del largo consumo, della consulenza e del Digital. Secondo Piera uno dei temi più interessanti emersi dalla discussione è stato quello del gender gap tecnologico che allontana le ragazze da una serie di opportunità di carriera e sbocchi professionali che oggi il settore STEM può offrire.

“Mi sono molto ritrovata su questo punto” ha aggiunto Piera, “perché nella mia esperienza di studi scientifici la presenza femminile è stata sempre molto bassa. Ora che lavoro in un’azienda che ha fame di talenti e ha compreso l’importanza di avere team diversificati, per garantire un contesto lavorativo inclusivo che valorizza la pluralità di pensiero, si fa fatica ad ingaggiare profili con skills digitali in quanto le applicazioni alle posizioni aperte da parte di donne raggiungono a malapena il 15% e questo è davvero un peccato”. 

A working group at the last Hackher event in Milan, ph. S. Rostagno.

Secondo i dati del MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) circa il 22% delle ragazze si iscrive a una facoltà scientifica, dati sensibilmente in crescita ma ancora al di sotto della media europea. Ci si aspetta che questi dati possano migliorare grazie agli interventi specifici del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che con la Missione 5 punta a ridurre il gender gap  e contrastare discriminazioni. 

“Lo dicono i dati globali, che peraltro, anziché mostrare dei passi avanti sul tema della parità di genere, mostrano invece una preoccupante recessione, perfino nei Paesi più virtuosi. Ad esempio, in Islanda (Paese che ha quasi colmato il divario di genere in molti ambiti, aggiudicandosi per dodici anni il titolo di miglior nazione in tema di gender equality), le ragazze sono ancora penalizzate nei settori dell'istruzione più rilevanti per il mercato del lavoro attuale e futuro. Solo il 10,25% delle laureate sceglie di perseguire un percorso di studi nell’ambito STEM, contro il 26,6% degli studenti maschi” spiega Scilla Signa, fondatrice di HackHer. 

STEM young women at work during Hackher event in Milan.

Secondo i dati del nostro Ministero dell’Università e della Ricerca, circa il 22% delle ragazze si iscrive a una facoltà scientifica, sensibilmente in crescita ma ancora al di sotto della media europea

In un contesto di questo tipo, il lavoro di HackHer assume una rilevanza ancora maggiore, così come quello di tante altre organizzazioni che si propongono concretamente di spostare l’ago della bilancia STEM a favore delle ragazze. “Ecco perché il nostro obiettivo a breve termine è quello di sviluppare un itinerario in Italia di eventi di formazione e laboratori hands-on in cui coinvolgere sempre più ragazze, più aziende, professionisti e istituzioni” aggiunge Scilla. 

Per quanto riguarda le ragazze, infatti, si parla sempre di attitudine verso le discipline scientifiche ma in realtà è ora di parlare anche di opportunità.