Aviation

Mediterranean Aerospace Matching 2024

L’evento pubblico che ha raccolto i player italiani ed esteri dell’aerospazio, insieme ad autorità, ricercatori, esperti e universitari per condividere idee e avanzamenti tecnologici, al centro del Mediterraneo.

Mar 2024

Per tre giorni, l’aeroporto di Grottaglie-Taranto “Marcello Arlotta” è stato “il fulcro” italiano del settore aerospaziale. Dal 20 al 22 marzo scorso, è andato in scena il Mediterranean Aerospace Matching 2024, seconda edizione della business convention internazionale organizzata dal Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) in collaborazione con Regione Puglia, ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), Aeroporti di Puglia e Criptaliae Spaceport.

L’evento pugliese si è concentrato, nei primi due giorni, sugli aerei a pilotaggio remoto, attraverso conferenze e diverse attività operative per simulare l’impiego di molteplici droni in uno spazio aereo dedicato nell’ambito dell’iniziativa Drones Beyond. Sono state, infatti, numerose le dimostrazioni con droni civili e militari per simulare svariate missioni operative: dalla sorveglianza all’osservazione, fino all’ispezione al trasporto di piccoli carichi.

Al MAM erano presenti le principali aziende del settore (Avio Aero, Leonardo, Boeing Italia e Airbus Italia), le agenzie spaziali (ASI, ESA), le autorità e le istituzioni locali e regionali, oltre a quelle europee (Clean Aviation, Eurocontrol ed EASA). Rispetto alla prima edizione, all’evento quest’anno hanno partecipato anche le Forze Armate e di Polizia italiane sia con degli stand sia con la partecipazione ai panel, in quella che è stata un’occasione importante per approfondire le sinergie di sviluppo tra mondo civile e militare.

The MAM static display with the Harrier aircraft and the NH90 helicopter.

Gli interventi dal palco hanno attraversato tutti i temi del MAM, ovvero droni, spazio e il potenziale piano di sviluppo per l’aeroporto di Grottaglie tramite uno spazioporto. Quest’ultimo è un progetto portato avanti sempre dal DTA con la partecipazione di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) che include, oltre a un hangar e un centro servizi polifunzionale progettati per ospitare anche grandi aerei, anche spazi di ricerca per le start up.

Le start-up promosse dal DTA erano al MAM per interagire con i principali attori industriali e di ricerca del settore, nazionali ed esteri. I giovani e le loro idee, ovvero le start-up più innovative selezionate per il programma di investimenti del DTA, hanno potuto mettere in mostra le loro competenze e capacità. “Queste virtuose idee hanno potuto essere accompagnate dal nostro incubatore”, ha detto il presidente del DTA, Giuseppe Acierno, “per dimostrare validità e maturazione delle loro imprese grazie al networking europeo. Per questo, sempre in tema di giovani talenti, durante l’evento abbiamo dato anche spazio ai giovani studenti delle scuole superiori di Puglia, Basilicata e Campania”.

Un interessante panel, durante il secondo giorno, è stato quello intitolato “Civil and defence UASs: research, innovation, manufacturing technologies” dove - insieme ai rappresentati di Leonardo e Sky Eye Systems per le aziende ed Esercito, Marina e Aeronautica per le Forze Armate italiane - ha partecipato Paolo Salvetti, Head of Turboprop Sales di Avio Aero. Nel suo intervento, Salvetti ha presentato il Catalyst, primo motore turboelica interamente sviluppato ex-novo e prodotto in Europa, con le sue applicazioni sia nella versione civile (per il Beechcraft Denali) sia in quella militare (per il velivolo UAS Eurodrone).

Speaking on the MAM stage, Paolo Salvetti - Head of Turboprop Sales at Avio Aero.

"Il Catalyst è un programma che ci rende particolarmente orgogliosi perché è un esempio tangibile degli investimenti fatti in ricerca e sviluppo dalla nostra azienda negli scorsi anni"

Allo stand di Avio Aero presso il MAM, i visitatori hanno potuto ammirare un modello in scala reale, realizzato in stampa 3D, del Catalyst. Attraverso l’esposizione del suo motore europeo Avio Aero ha voluto inoltre sottolineare l’importanza rivestita dalla Regione Puglia, dal DTA e dal Politecnico di Bari nello sviluppo di alcune componenti cruciali e innovative caratterizzano il Catalyst, come ad esempio i sistemi di controllo.

“Il Catalyst – ha dichiarato Salvetti – è un progetto che ci rende particolarmente orgogliosi perché è un esempio tangibile degli investimenti fatti in ricerca e sviluppo dalla nostra azienda negli scorsi anni. Questo motore rappresenta, inoltre, il risultato della virtuosa collaborazione tra Avio Aero e istituzioni”.

From the left, Marco Silvano, Francesco Cupertino and Massimo Negro.

Proprio alla collaborazione con le istituzioni nazionali e locali era dedicata un’altra area espositiva allo stand Avio Aero. Attraverso uno schermo, infatti, sono state proiettate delle infografiche che riassumevano gli obiettivi realizzativi e i traguardi raggiunti attraverso i tre contratti di sviluppo firmati con la Regione Puglia (Puglia 3, 4, 5). Tali programmi prevedono il contributo finanziario da parte delle istituzioni agli investimenti fatti da Avio Aero nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, destinate al design e realizzazione di componenti di motori aeronautici e al miglioramento dei processi produttivi industriali. Sul territorio pugliese, infatti, Avio Aero è presente con i laboratori di Bari (in partnership con il Politecnico di Bari) e lo stabilimento di Brindisi, sito dedicato ai motori per velivoli militari.

Un rapporto sinergico con il territorio che è stato ben evidenziato anche dalle visite istituzionali approdate allo stand di Avio Aero, vistato tra gli altri da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione, Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia, Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, e Giuseppe Acierno, presidente del DTA.