Aviation

Billion Dollar Baby

Il 2020 comincia con un nuovo record e con una riflessione su scopo, missione e responsabilità del percorso di crescita sostenibile, da parte di chi conosce piuttosto bene azienda e settore.

Jan 2020

“La competitività deve essere parte del DNA di un’azienda, una propensione innata per un’organizzazione che opera sul mercato: ciò che un’azienda deve aver molto chiaro è ‘per cosa’ ma soprattutto ‘come’ competere.”

Nessuno può sapere se Pierfederico Scarpa, nel 1990, quando iniziò la sua carriera nell’allora Fiat Avio, avrebbe mai immaginato di ritrovarsi tra i vertici della stessa azienda dopo 30 anni, in qualità di Vice President del Marketing, Sales e Sviluppo Business. Di certo, non avrebbe potuto prevedere di commentare un tale roboante risultato commerciale alle soglie del primo ventennio degli anni duemila. 

La storia lunga 112 anni di Avio Aero, parla di una realtà aeronautica assolutamente italiana, nata all’interno del massimo gruppo industriale dello scorso secolo, la FIAT; dal 2003 poi, l’azienda ha camminato da sola per un altro decennio, forte della maturazione nei precedenti 90 e della sua vocazione internazionale, ha generato valore e innovazione grazie alle sue persone e dal 2013 ha trovato in General Electric la sua nuova famiglia, e relativi nuovi orizzonti di crescita.

Per la prima volta alla fine del 2019, gli ordini dei soli clienti terzi (ovvero dei programmi motore diversi da quelli di casa madre GE) hanno superato il miliardo di dollari: “si tratta di accordi per nuovi prodotti e per servizi o assistenza a motori e loro componenti, sempre suddivisi tra ambito militare e civile”, precisa Scarpa. “Il militare quest’anno si è specialmente distinto grazie a nuove acquisizioni e a rinnovi contrattuali, ma anche la voce relativa ai motori commerciali per medio raggio (quelli più comuni per trasporto aereo infracontinentale e regionale, ndr.) ha una rilevanza altrettanto cospicua”.

Scarpa riconosce che i suoi 30 anni in azienda sono una peculiarità, specie per omologhi di settori e aziende del largo consumo, ma ha ben chiaro il perché di questo legame con il settore aviazione, e con l’azienda stessa nel suo caso: “oltre alla sua unicità, questo settore vanta un grande senso d’appartenenza accompagnato da senso di responsabilità per il proprio prodotto, in particolare per la moltitudine di consumatori indiretti”.

Questo è un passaggio chiave, per considerare quanto un produttore di motori o componenti, in fin dei conti, produca oggetti che sono massivi. “Circa ogni due secondi nel mondo, decolla un aereo con prodotti o tecnologie GE Aviation”, continua Scarpa. “Nell’immaginario collettivo, l’aviazione è associata al viaggio o al confort in volo, agli aeroporti, alle linee aeree oppure ancora alle forze aeree impegnate in località remote, raggiungibili solo dal cielo, agli aiuti umanitari e via dicendo: solo chi lavora all’interno del settore, può realizzare quanto il suo operato incida in tale ecosistema.”

Quando Scarpa cominciò la sua carriera, l’aviazione e il volo erano ancora piuttosto elitari: “mi impressiona vedere quanto è cresciuto il trasporto aereo e insieme quante persone nel mondo hanno ormai accessibilità al volo, questo rafforza il nostro senso di responsabilità, oltre che il nostro orgoglio per viaggiatori che sia affidano alla nostra capacità tecnologica. Sicurezza e tecnologia sono le due direttrici principali nel nostro settore”.

Tutti i fattori - dalla competizione, all’accessibilità del prodotto, fino alle succitate direttici - portano alla crescita, quindi agli ultimi sbalorditivi risultati commerciali, e al relativo e continuo stimolo a migliorarsi continuamente. “In 30 anni, non mi sono mai annoiato, infatti ho avuto l’opportunità di lavorare in svariati ruoli aziendali e in diversi contesti geografici”, racconta ancora Scarpa, “imparando che, per entrare nei migliori programmi o progetti finalizzati a creare un prodotto aeronautico da zero, si parte sempre da Safety, Affordability & Sustainability”.

"Il mondo esterno non va solamente utilizzato, ma va al tempo stesso valorizzato: bisogna considerare che il proprio benessere passa per quello del mondo esterno... serve equilibrio"

Approcciare e vincere le sfide che fanno crescere richiede di interagire, confrontarsi col mondo esterno, così come con quello interno all’azienda, puntare sulla collaborazione per raggiungere obiettivi inimmaginabili, a priori. In sostanza, dimostrare di essere in grado di mantenere le promesse e lavorare affinché record come questi non restino picchi d’eccellenza a sé stanti: “condividere quegli obiettivi con le altre funzioni di un’organizzazione, avere voglia di vincere e gettare il cuore oltre l’ostacolo, in una parola: non accontentarsi”, secondo Scarpa. 

Essenziale è la sostenibilità: ovvero, quel “come competere” che serve avere chiaro, per un prodotto che (forse inconsciamente) è diventato di massa e la cui base di consumatori cresce altrettanto e si segmenta nel mondo esterno all’azienda. “Anche l’azienda è a sua volta un consumatore, ad esempio rispetto ai suoi fornitori” spiega Scarpa al proposito, “quindi, per essere sostenibile, devi equilibrarti proprio con quel mondo esterno, e con il mercato, devi considerare che il tuo benessere passa per quello del mondo esterno. Non si compete da soli”.

Non solo fregiarsi di grandi numeri che entusiasmano, ma avere come scopo la crescita sostenibile che permette di seminare per il domani. “Il mondo esterno non va solamente ‘utilizzato’, va al tempo stesso ‘valorizzato’: attraverso relazioni coi territori, nuove tecnologie, investimenti in ricerca e soluzioni ecocompatibili, assunzioni, iniziative locali e istituzionali, e la fondamentale aggregazione dei giovani, che permettono di evolvere e pensare in modo diverso, poiché provengono dal mondo esterno e ne conoscono i nuovi approcci”, dice Scarpa.

L’aviazione è un settore in continua trasformazione, anche questo è nel suo DNA, in virtù di quella direttrice tecnologica che senza innovazione non sopravvive e che gli dona la sua tipica complessità tecnica, che alla fine è un’ulteriore sfida nella sfida di mercato. La direttrice sicurezza, infine, lo distingue come un settore con molte regole e norme da seguire alla lettera, per puntare all’infallibilità.