Humans
Quando la Creatività incontra la Sostenibilità
L’affascinante storia di un talento creativo nato in un periodo difficile per tutto il mondo, e rivelatasi una scoperta estetica oltre che una pratica utile per l’ambiente.
Jan 2022
Le vie del destino sono talmente infinite che può anche succedere che una ragazza, fin da bambina, sogni di diventare medico e che poi – scoprendo di essere “troppo impressionabile dal sangue” – trovi nei numeri e nella finanza la propria vocazione professionale. Fin poi addirittura a riscoprirsi una stilista a tutti gli effetti, da adulta, grazie anche a una certa “immunità creativa”.
È grossomodo la strada percorsa da Chiara Chironna, oggi Finance Controllership Leader di Avio Aero, che una volta laureata in Economia e Commercio è subito entrata nel settore aerospaziale occupandosi di contabilità e bilanci d’esercizio nella ex-Fiat Avio, che circa 13 anni dopo sarebbe diventata parte del gruppo General Electric.
Torinese, grande appassionata di nuoto ma anche di romanzi thriller e cucina, Chiara – che vive con la sua famiglia composta dal marito, dalla figlia adolescente Giorgia e da una “bellissima gatta trovata in montagna e con cui è stato amore a prima vista” – ha scoperto, nell’ultimo anno e mezzo, di possedere anche un altro talento nell’arte del cucito. Nello specifico, come stilista e creatrice di borse fatte a mano, ricavate da materiali di rifiuto o scarto.
Cosa significa per te “essere creativa” e quanto è importante esserlo, nella vita e nel lavoro?
“Per me essere creativa significa essere mentalmente aperti, e disposti a fare ogni giorno esperienze nuove per poi metterle in pratica. La creatività richiede passione, energia, e voglia di conoscere ed imparare. Il tutto, però, deve essere accompagnato dall’amore per ciò che fai. Trovo molto bello donare un oggetto creato con le mie mani dove si vede tutta la cura con cui è stato realizzato. Non si deve per forza essere artisti famosi per essere creativi: ognuno di noi, a modo suo, è ‘un artista’ in ciò che fa. Puoi studiare le basi delle più svariate tecniche ma, alla fine, ognuno una propria creatività che lo distingue dagli altri.”
Personalmente, abbraccio il pensiero che la sostenibilità ambientale debba essere una condizione di sviluppo continuo, costante e progressivo, e deve assicurare il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali senza, però, compromettere quelle future
E cosa significa per te “sostenibilità”?
“Oggi si parla tanto di sostenibilità. Io personalmente abbraccio il pensiero che la sostenibilità ambientale debba essere una condizione di sviluppo continuo, costante e progressivo. E deve assicurare il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali senza, però, compromettere quelle future. La sostenibilità deve essere parte del nostro modo di vivere quotidiano. Tutti noi possiamo e, soprattutto, dobbiamo ogni giorno fare azioni per salvaguardare il pianeta: per noi ma, in particolar modo, per i nostri figli e le generazioni che verranno. Un esempio molto semplice, ma importante, è la raccolta differenziata. Un gesto che ci coinvolge quotidianamente e che, se fatto correttamente, può di certo dare benefici.”
Come è nata la tua passione per il “cucito creativo” e l’idea di utilizzare materiali riciclati, come teli pubblicitari, per le tue creazioni?’
“È nato tutto per caso, durante il periodo di lockdown. Premesso che, a differenza di altri, noi abbiamo avuto la fortuna di continuare a lavorare grazie allo Smart Working, questo non toglieva il fatto che passassi i weekend in casa. Per caso, navigando sui social, ho letto alcuni post sul cucito creativo e ho cercato di documentarmi sempre più, a partire dai tutorial su internet. Ho iniziato ad appassionarmi sempre più fino a che, al termine del lockdown, ho cominciato a frequentare corsi specifici di cucito, dove ho conosciuto un artista che crea borse utilizzando vari materiali di riciclo, tra cui i banner cinematografici.”
Cosa ti ha spinto verso questa tecnica creativa, e che significato ha per te il recupero di oggetti usati?
“Il riciclo creativo vuol dire dare nuova vita a oggetti vecchi: oltre che ad evitare spese, magari non previste, incide notevolmente sul fatto che si creano meno rifiuti, ‘sistemando’ un articolo vecchio piuttosto che buttandolo per uno nuovo.”
Metti la tua creatività al servizio di associazioni benefiche o a supporto di progetti sociali?
“Sì. Ho partecipato ad una raccolta fondi sui Social organizzata da un gruppo di artigiani. Il ricavato della vendita di alcune pochette è andato a favore dell’iniziativa locale torinese ‘Salviamo Paolo’, un bimbo di 20 mesi affetto da una forma rara di SMA1. Quando si verifica l’occasione, dono alcune creazioni per i mercatini di raccolta fondi della mia Parrocchia e della scuola di mia figlia.”
Scegli uno degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile su cui secondo te si dovrebbe fare di più e perché?
“Non è assolutamente facile fare una scelta! Sono tutti importanti e concatenati tra loro. Bisognerebbe capire se si è più propensi a migliorare la situazione ai giorni nostri o ad essere lungimiranti e pensare ad agire oggi per un futuro più “vivibile”. Lottare per il cambiamento climatico, la vita sulla terra, la vita sott’acqua, ad esempio, sono tutte azioni che fatte oggi possono portare a risultati positivi che si protrarranno in futuro… Combattere la fame, ridurre le diseguaglianze, sconfiggere la povertà, sono tutte necessità attuali che, trascurate, non garantiscono un ‘eventuale’ futuro. Proprio per questo motivo, ritenendole comunque tutte importanti, non riuscirei a sceglierne una in modo particolare.”