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Neurodiverso a chi?!

Durante la 4 week for Inclusion che ha visto centinaia di aziende italiane impegnate su inclusione e diversità, Avio Aero ha affrontato il tema inedito della neuro-divergenza. 

Nov 2021

4 Weeks 4 Inclusion (#4W4I) è il più grande evento interaziendale dedicato ai temi dell’inclusione e della valorizzazione delle diversità. La manifestazione - promossa da TIM - propone un ricco palinsesto di eventi digitali condivisi, webinar, digital labs e gruppi creativi che si realizzano nell’arco di quattro settimane consecutive.  

All’edizione 2021 hanno aderito oltre 200 aziende che dal 22 ottobre al 22 novembre si sono alternate in una maratona che ha tenuto accesa la fiaccola dell’inclusione. Un anno fa, Avio Aero fu solo spettatrice della prima edizione, apprezzandone il valore contenutistico e la collaborazione tra le organizzazioni. Questa volta, ha deciso di essere protagonista e di offrire il proprio contributo sul tema della neuro-diversità.   

Per quanto riguarda la gestione dei talenti, infatti, la nostra azienda sta riflettendo su come coinvolgere sempre più i dipendenti e valorizzarne le capacità personali. Questo significa anche guardare alle neuro-diversità, valorizzando i modi atipici (o meglio, unici) delle persone di imparare, pensare ed elaborare informazioni. 

“Siamo appena all’inizio del nostro percorso che, come di consueto, ha alla base un approccio concreto fondato sull’esperienza interna e sulla partnership con realtà competenti che, grazie a progetti pilota, aiutino a identificare gli step necessari e ‘su misura’ per la nostra realtà aziendale”, ha affermato Carlamaria Tiburtini I&D Leader e Senior HR Business Partenr di Avio Aero. 

Neurodiversity, illustration by Margherita Fruscoloni Morello.

Il contatto tra Avio Aero e Neuro-sive - un progetto di ricerca che si svilupperà in start up innovativa entro l’anno e che propone un framework di auto-riconoscimento della neuro-diversità - è arrivato dalla collaborazione di lungo corso con l’ESCP di Torino. “Con il loro supporto abbiamo realizzato un evento online dedicato a questo tema – e intitolato “Neuro-diverso a chi?” - perché riteniamo che le azioni di sensibilizzazione e la formazione su questo tema possono preparare il terreno per una progettualità futura” aggiunge Tiburtini. 

Il progetto Neuro-sive nasce dall’incontro di Tommaso Davi, ricercatore e consulente accademico nell’ ambito della innovazione ed inclusione urbana, e Valentina Ieraci, Psicoterapeuta e Dottore in Neuroscienze per dare una risposta alle difficoltà riscontrate nel mondo del lavoro dallo stesso Tommaso con la sua neuro-diversità. Da qui sono partiti per creare un team multidisciplinare che aiuta le aziende nel fotografare, disegnare, pianificare e implementare un framework organizzativo inclusivo misurandone poi l’impatto sulla performance in termini di innovazione, capacità di creare valore ed efficienza. 

“Una persona su sette può essere neuro-divergente, che significa essere portatore di una condizione presente nella sfera neuro-biologica o della salute mentale, o in entrambe, che comporta lo sviluppo di funzioni neurologiche differenti dalla maggior parte delle persone”, afferma Tommaso Davi. 

Tommaso Davi, Researcher and Academic Consultant in the field of innovation and urban inclusion at Neuro-sive.

Le persone neuro-divergenti adottano modi atipici di imparare, pensare, creare ed elaborare informazioni: la neuro-diversità a volte, purtroppo, è ‘invisibile’ all’occhio umano

“Per questo motivo i neuro-divergenti adottano modi atipici di imparare, pensare, creare ed elaborare informazioni. La neuro-diversità a volte, purtroppo, è ‘invisibile’ all’occhio umano: può essere presente nelle persone già dalla nascita e non sempre è facile per le stesse arrivare alla conoscenza di essere neuro-diversi e quindi capire come farsi supportare al meglio per utilizzare, da una parte, il potenziale di tale condizione al fine di perseguire i propri progetti professionali e personali. E dall’altra, agevolare con la propria consapevolezza le organizzazioni nel capire come includere questo tipo di diversità e valorizzarla”.

“Il nostro concetto guida è quello della neuro-policromia”, aggiunge Valentina Ieraci, “Ovvero la capacità del singolo dall’auto-riconoscimento delle molteplici sfumature della propria neuro-diversità. Spesso, e sempre di più, ci troviamo di fronte a persone neuro-diverse inconsapevoli della loro condizione che acquisendo progressivamente la consapevolezza della loro diversità, possono arrivare individualmente ed in team ad essere incluse ed esprimere così il loro potenziale nascosto”.  

Valentina Ieraci, Psychotherapist and Doctor in Neuroscience at Neuro-sive.

Ci troviamo di fronte a persone neuro-diverse inconsapevoli della loro condizione che, acquisendo progressivamente la consapevolezza della loro diversità, possono arrivare ad essere incluse ed esprimere così il loro potenziale nascosto

Da un punto di vista organizzativo il tema dell’inclusione sta diventando sempre più strategico per raggiungere gli obiettivi di business delle aziende perché opera sul loro asset più importante, quello che genera i principali risultati: le persone. 

“La prima responsabilità del manager è mettere le proprie persone nelle migliori condizioni per esprimere il loro potenziale professionale” ha detto Pierfederico Scarpa, Strategy, Marketing and Sales Vice President nonché Executive Sponsor della comunità Disability Advocacy Network di Avio Aero. “In quest’ottica vanno visti tutti gli sforzi che le organizzazioni fanno per promuovere diversità e inclusione. Questa manifestazione è stata l’occasione per esplorare un tema nuovo per noi come la neuro-divergenza, e per capire quali sono gli step per valorizzarla all’interno dell’azienda. Un tema molto rilevante ma ancora poco conosciuto. Da oggi potremo lavorare concretamente anche in questo ambito”.