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L’unicum dell’industria aeronautica

I percorsi professionali aperti al personale di fabbrica espandono le possibilità di accrescimento delle competenze e l’accesso a ruoli chiave che interconnettono ingegneria e produzione.

Mar 2023

Nel mondo industriale, la figura dell’operatore di linea produttiva è una figura chiave, essenziale: rappresenta il contatto più diretto con il prodotto, durante le fasi cruciali in cui quest’ultimo viene realizzato per assolvere una funzione meccanica o elettronica, ad esempio.

Questo principio vale, se possibile, ancor più per l'industria aeronautica: il prodotto, con cui l’operatore di linea stabilisce un contatto diretto, contribuirà a portare in volo un velivolo di svariate tonnellate, eventualmente carico di persone a bordo, oppure di beni o risorse destinate, ad esempio, a una missione di soccorso.

Delle quasi seimila figure professionali di un’azienda come Avio Aero, tra sedi italiane ed estere, oltre il 50% è rappresentato da professionisti di fabbrica: tecnici, operatori di macchina o di processo produttivo ma anche esperti manutentori e riparatori aeronautici.  Lo si apprende parlando con Federico Bogetti, Senior HR Business Partner della divisione Global Supply Chain (GSC) in Avio Aero, una funzione aziendale che comprende gli stabilimenti produttivi e le relative attività industriali e che è caratterizzata da alta complessità e volatilità.

“I nostri prodotti, stante il rigido protocollo di qualità e le stringenti regolamentazioni aeronautiche, richiedono operatori e tecnici super specializzati rispetto alla figura classica di operatore nel vasto comparto metalmeccanico”, spiega Bogetti. “Le ore di formazione e di affiancamento necessarie per ottenere certificazioni e abilitazioni fanno sì che il livello di competenza di un operatore in Avio Aero o GE si posizioni tra i più alti dell’intero comparto”.

An Avio Aero operator performing quality controls on compressor's blades.

È per questo che i team HR degli stabilimenti produttivi italiani, di concerto con i manager a vario livello della GSC, lavorano a progetti che permettano di sviluppare e accrescere carriere professionali puramente metalmeccaniche. Da un lato, facendo leva sull’esperienza ultracentenaria e sui processi continuamente ottimizzati, tipici della propria realtà industriale, e dall’altro, strutturando percorsi di crescita progressivi.

“Alla fine del 2021, con la ripartenza post-pandemica e il ritorno dei volumi, abbiamo riscontrato la necessità di inserire ulteriori ruoli impiegatizi sia in ambito tecnico che gestionale”, spiega Marta Bertino, HR Manager dello stabilimento di Rivalta. “Si è valutato che la soluzione più efficace per coprire tali nuovi fabbisogni fosse costruire un percorso di sviluppo interno, con l’opportunità per i nostri operatori di crescere su ruoli chiave per l’azienda. D’altronde, chi più di loro ha acquisito direttamente ‘sul campo’ competenze tecniche fondamentali per i nostri prodotti e processi. Così, abbiamo ideato un progetto di crescita promuovendo internamente le posizioni e aprendo a tutti la possibilità di candidarsi. Poi, attraverso un percorso di valutazione a più fasi, abbiamo selezionato i candidati con le caratteristiche più in linea con le esigenze e avviato un piano di formazione tecnica e manageriale della durata di circa 12 mesi, infine assegnato ufficialmente il ruolo.”

Si tratta di ruoli importanti, perché influiscono direttamente sulla direzione di stabilimento e che assolvono il fondamentale compito di congiungere l’ingegneria e il design con il prodotto stesso o il processo con cui è realizzato: ad esempio, Quality Engineer, Manufacturing Engineer, Supervisor, Logistics e Lean Specialist.

View of a line in the Rotating Component center at the Rivalta di Torino plant.

“Abbiamo strutturato l’iniziativa in modo che fosse applicabile in tutti i siti, sulla base delle esigenze che possono emergere sia in termini di volumi che di competenze”, aggiunge Valeria Bottiglione, HR Manager di Avio Aero Brindisi. Questo strategico sito industriale ha la particolarità di ospitare anche attività di revisione e manutenzione di componenti così come di motori aeronautici interi. Ciò significa, dal punto di vista dello sviluppo professionale, che le possibilità di apprendimento e i percorsi trovino diversi e nuovi sbocchi.

“Non ci sono limiti, per quanto riguarda i percorsi professionali: abbiamo casi antecedenti ed esperienze avviate già da alcuni anni, che riguardano operai che - sia dopo aver ottenuto una laurea sia dopo aver iniziato a lavorare in azienda seguendo una formazione dedicata - oggi rivestono posizioni di responsabilità in ruoli tecnici e/o manageriali” aggiunge Bottiglione.

La possibilità di elevare ancora di più il proprio curriculum, potenziando conoscenze e competenze, rimane un’opportunità accessibile ai lavoratori (anche attraverso programmi specifici di GE) per proseguire negli studi e ambire a titoli accademici. Diverse persone in Avio Aero, in diversi stabilimenti, sono partiti dal ruolo di operatore di fabbrica per poi conquistare un proprio titolo di laurea.

View of the Avio Aero Brindisi new Frames & Cases production building.

Negli ultimi due anni, il progetto condotto da HR con la divisione GSC in Avio Aero ha fornito ad oltre quaranta operai in tutta Italia la possibilità di crescere professionalmente, pur continuando a salvaguardare un obiettivo primario per HR: il giusto mix di professionalità attingendo talenti dall’esterno che possono portare approcci e mentalità nuove, diverse.

“Questo settore, e quest’azienda nello specifico, possiedono un unicum che è appunto fatto di competenze e specialità tecniche peculiari, per certi versi non comuni alla figura tradizionale dell’operaio”, dice Bogetti. “È per noi una risorsa altrettanto unica, da elevare e sviluppare”.