Humans
Campioni della prevenzione
Nel mese dedicato alla prevenzione, un incontro speciale con la campionessa italiana di pallavolo che ha sconfitto la malattia vincendo la sua partita più importante.
Oct 2023
“I mostri che non conosciamo sono quelli che fanno più paura”. Alcuni mostri però si possono combattere con l’arma della prevenzione, che gioca un ruolo fondamentale nel corso della vita di una donna secondo Eleonora Lo Bianco, professionista della pallavolo la cui carriera, dalle squadre di primo livello alla nazionale, è costellata di successi: campionati e coppe nazionali in Italia e Turchia, titoli europei, oro ai mondiali e due Coppe del Mondo, oltre a diversi premi individuali.
Nel mese di ottobre, riconosciuto come il “mese rosa” dedicato alla prevenzione, la campionessa di pallavolo è stata l’ospite speciale di un seminario organizzato da Health Ahead di Avio Aero (il gruppo di dipendenti dedicato alla sensibilizzazione e divulgazione di tematiche attinenti alla salute e il benessere) e ha condiviso la sua esperienza di “lotta” contro uno dei mostri più infimi: il tumore al seno.
Eleonora, soprannominata Leo, è sempre stata una sportiva di altissimo livello impegnata tra allenamenti e competizioni internazionali. All’età di 8 anni, grazie all’ispirazione paterna, iniziò a giocare a minivolley e presto entrò nella prima squadra under 14. Busto Arsizio (Milano) nel 1999, è stato il trampolino di lancio che per lei ha rappresentato la prima stagione nella serie A italiana. Da quel momento, ha ottenuto un susseguirsi di vittorie e grandi soddisfazioni.
Tutto poteva pensare, salvo di dover fronteggiare il grande ostacolo della malattia. Dopo un allenamento, notò qualcosa di strano su di sé, ma pensò fosse qualcosa di passeggero. Solo su consiglio della madre accettò di farsi visitare e, dopo vari esami clinici, scoprì che ciò che le sembrava di scarsa importanza non era poi tanto irrilevante.
“La paura è normale, è normale sentirsi persi. Ma bisogna cercare di reagire attaccandosi alla vita e alle risorse che ognuno di noi possiede e che magari nemmeno conosce del tutto, fino al momento in cui deve necessariamente tirarle fuori” spiega Eleonora.
“Ti senti impotente, non sai come comportarti”. Tuttavia, dopo un primo momento di spaesamento, l’animo tenace di Leo ha giocato un ruolo fondamentale, non voleva che quella palla avversaria andasse definitivamente a punto. Seguiti i consigli dei medici, si fece operare, accettando l’asportazione di parte del seno e accettando ciò che ne conseguiva psicologicamente, infine, la radioterapia. “Non è stato semplice accettare il mio nuovo corpo” sottolinea Eleonora, ma con l’aiuto della famiglia, della squadra e della sua dedizione, è riuscita a tornare in campo in pochi mesi, confermando il suo titolo di campionessa della pallavolo.
“La paura è normale, è normale sentirsi persi. Ma bisogna cercare di reagire attaccandosi alla vita e alle risorse che ognuno di noi possiede"
“Il rientro in campo è stato bellissimo, ma molto difficile”, aggiunge la campionessa. “Mi sembrava di tornare ad esordire, come quando ero bambina. Erano passati solo due mesi e mezzo, ma sembrava passata una vita, quando sono entrata in campo tutto il pubblico si è alzato in piedi ed è stata un’emozione che ricorderò per sempre. Ovviamente il rientro è stato graduale perché dovevo recuperare la forma e riconquistare la fiducia, i gesti che facevo da anni erano stati stravolti dalla malattia, dovevo ritrovare me stessa in un modo diverso in campo”.
Dopo la malattia Leo decise di andare in Turchia per provare a fare la “straniera” in un paese che non conosceva, un po’ per sfida, un po’ per mettersi alla prova. Non aveva nessuna intenzione di tornare a casa sconfitta. Tra una lotta e l’altra, dopo 4 anni, vinse il massimo campionato Turco, un traguardo per lei importantissimo.
“Oggi la pallavolo la vivo da lontano, la seguo in tv, ma non la sto praticando. Mi manca l’agonismo e le competizioni, ma quando guardo la Nazionale riesco ad immedesimarmi nelle ragazze in campo e ricordo l’adrenalina che avevo quando ero al loro posto. Al momento non ho dei progetti, ho lavorato per un periodo con SKY, commentando le partite, ma non ho nessun impegno di ruolo”, dice Eleonora.
Il tema della prevenzione è molto importante ed il team HealthAhead di Avio Aero è sempre alla ricerca di iniziative e risorse che possano supportare i dipendenti, la presenza e la testimonianza di Eleonora sono state preziose per molte persone che si sono trovate o che stanno affrontando un periodo difficile. E con piacere, anche lei stessa ha apprezzato l’esperienza dell’evento aziendale.
“Avio Aero mi è sembrato un’ambiente in cui la persona viene messa al primo posto, un’ambiente rispettoso. Penso che l’evento sia andato bene, sono riuscita a parlare con alcune donne presenti e penso che sia molto importante riuscire ad organizzare questi momenti di confronto, perché le persone possono ascoltare dal vivo le esperienze vissute da altri. Grazie per chi mi ha seguita durante l’evento e grazie a chi sta leggendo la mia storia, mi ritengo una persona fortunata, ma ci è voluto molto impegno e costanza. Sono certa che chiunque possa trovare quella forza che non pensava di avere per affrontare i momenti difficili giorno per giorno”.
Cover photo credits Cucchetti GetSportMedia