Future

This MOST be the place

Avio Aero tra le grandi aziende italiane che contribuiscono e supportano il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile con attività e progetti interconnesse al futuro del volo.

Mar 2023

In un mondo che necessita sempre più di soluzioni realmente sostenibili, l’istituzione in Italia -nel luglio 2022- del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) rappresenta uno dei veicoli necessari per affrontare le sfide poste dalla necessità della decarbonizzazione del trasporto aereo, navale e terrestre.

L’iniziativa, proposta dal Politecnico di Milano e finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca tramite i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), vede coinvolte 25 tra università e centri di ricerca nazionali e 24 aziende, insieme allo scopo di sviluppare tecnologie e soluzioni necessarie per accompagnare la transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione dell’intero comparto.

Il MOST è organizzato con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, dove l’Hub ha il ruolo di coordinamento mentre i quattordici Spoke, suddivisi per tematiche tecnologiche o tipologia di trasporto, realizzano le attività di ricerca.

“MOST è una risposta a un tema, quello della mobilità, di primaria importanza per lo sviluppo del Paese, non solo in chiave tecnologica, ma anche e soprattutto economica e sociale. Avvicinare la ricerca all’impresa è essenziale per soddisfare le esigenze di innovazione di un comparto che è centrale nelle politiche europee” – commenta il Presidente, Prof. Ferruccio Resta. “MOST nasce con l’obiettivo di accompagnare la transizione verde e digitale in un’ottica sostenibile, garantendo l’evoluzione industriale e supportando le istituzioni verso soluzioni moderne, sostenibili e inclusive.”

Image credits, Joey Kyber on Unsplash.

Tra le aziende fondatrici e partecipanti al Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, sono presenti alcune delle principali aziende italiane nel settore dei trasporti – come Ferrari, Leonardo, Fincantieri, Iveco Group, Stellantis, Ferrovie dello Stato, Autostrade per l’Italia, Hitaci Rail –, così come società che si occupano di servizi – Intesa SanPaolo, Poste, Accenture, Almaviva. Anche Avio Aero partecipa al MOST e, nello specifico, ai progetti di quattro Spoke.

“Per Avio Aero, la partecipazione al MOST è importante al fine di indirizzare l’ecosistema italiano della ricerca e sviluppo verso temi e obiettivi coerenti con i traguardi di sostenibilità e competitività del mercato aeronautico globale, tra cui: i sistemi propulsivi innovativi, i carburanti a idrogeno ed elettrici e i nuovi materiali. Grazie al MOST, sarà possibile sia favorire il potenziamento in Italia delle conoscenze chiave per la transizione verde sia agevolare l’adozione dei risultati della ricerca per tutelare la futura competitività del comparto industriale”, spiega Marco Silvano, Government Affairs & Funding Leader di Avio Aero.

Avio Aero sarà, infatti, coinvolta nei progetti guidati dal Politecnico di Torino per l’air mobility, dall’Università di Bologna con l’Università di Pisa per l’impiego di materiale innovativi e per la gestione dell’energia termica in ambito aeronautico, dal CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) con l’Univesità di Firenze per la propulsione innovativa e, infine, dal Politecnico di Bari con l’Università del Salento per l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile aeronautico.

Si tratta di temi fondamentali, che si legano armonicamente ai programmi e ai progetti innovativi che ha lanciato o che coordina l’azienda su scala europea. Le attività negli Spoke dedicati all’air mobility e ai materiali innovativi avranno importanti ricadute sulla realizzazione di sistemi più efficienti per quel che riguarda la gestione del calore prodotta a bordo dai propulsori e dai motori elettrici. Al tempo stesso, quelle dedicate alla propulsione innovativa e all’uso di combustibili alternativi permetteranno di aumentare le competenze per l’introduzione di motori ibrido-elettrici o alimentati a idrogeno liquido.

Stefania Migaldi, head of Avio Aero's led E-TDCs research network.

"MOST è nato con l’intento di creare e rinnovare le attuali infrastrutture e i laboratori di ricerca, favorire la nascita e la crescita di start-up innovative e a elevato contenuto tecnologico e valorizzare i risultati della ricerca"

“Il MOST è nato con l’intento di creare e rinnovare le attuali infrastrutture e i laboratori di ricerca, favorire la nascita e la crescita di start-up innovative e a elevato contenuto tecnologico e valorizzare i risultati della ricerca”, spiega Stefania Migaldi, responsabile del network di ricerca E-TDCs guidato da Avio Aero. “Noi, in qualità di membri partecipanti, sosterremo le attività del MOST, ma soprattutto investiremo nelle attività degli Spoke cui siamo affiliati”.

Per Avio Aero il MOST è anche un’occasione importante per mettere in campo la capacità dei suoi ingegneri di lavorare insieme alle università e ai centri di ricerca. L’azienda, infatti, ha da anni la sua importante e fitta rete di collaborazione che include le principali istituzioni italiane nell’ambito della ricerca, ovvero l’E-TDCs (European Technology Development Clusters).

“Questo è fondamentale, perché le dinamiche e le attitudini della grande industria sono molto diverse da quelle di università, centri di ricerca e PMI. L’aver già sviluppato una vasta rete di collaborazioni con queste realtà ci consente di capirne al meglio le esigenze, saper individuare le opportunità che offrono e riuscire a creare quel dialogo indispensabile alla nascita di una collaborazione vincente”, conclude Stefania Migaldi.

Un progetto ambizioso, che avrà importanti ricadute sociali, economiche e industriali, ma che soprattutto permetterà all’Italia di affrontare con le giuste competenze e capacità la transizione verso la decarbonizzazione del trasporto aereo, terrestre e navale.

Cover illustration by Federica Sella Nora, page image credits by Unspalsh.