Future

Il nostro primo STEM Day

Il racconto di una giornata speciale, fatta di conoscenza e integrazione tra mondo della formazione e mondo aziendale, attraverso le voci dei professionisti e delle studentesse.

Dec 2022

Il mese di dicembre è cominciato nel più energizzante dei modi per operatori, tecnici, ingegneri e manager dello stabilimento centrale di Avio Aero a Rivalta di Torino che hanno accolto otre cinquanta studenti – di cui quaranta studentesse - del Politecnico di Torino che hanno aderito al primo STEM day organizzato dall’azienda.

Nato da un’idea del team di Inclusion & Diversity e sviluppato insieme a cinque professori dei dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, lo STEM day ha avuto l’intento di avvicinare letteralmente la realtà aziendale all’università: gli studenti e le studentesse hanno potuto partecipare ad un workshop di presentazione dell’azienda e delle aree di business, visitare lo stabilimento, scoprire i nostri prodotti e le figure professionali che contribuiscono alla loro realizzazione, lungo tutto il processo, dalla progettazione alla produzione.

Inoltre, le giovani ospiti hanno avuto modo di conoscere e misurarsi con le posizioni aperte e i percorsi di carriera, tipici o innovativi, proposti da Avio Aero. “Abbiamo voluto comunicare e illustrare come la nostra realtà aziendale sia aperta a tutte e a tutti senza distinzioni o barriere”, racconta Khadija Masrour. “A tal proposito, abbiamo coinvolto le role model aziendali che ricoprono attualmente ruoli come Plant Leader, Program Director, CIO, come spunto diretto per ispirare studentesse e studenti”.

The students during the workshop stopped by desks with Avio Aero Technology and Manufacturing experts.

Khadija Masrour è una giovane professionista, nell’Operations Management Leadership Program (OMLP) di Avio Aero dal 2021, che si è laureata in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano ed è entrata nel mondo del lavoro dapprima come consulente informatica. “Una volta entrata in azienda ho cominciato a realizzare meglio quali fossero i ruoli che un ingegnere è in grado di coprire nella grande industria. Ritornando con la mente al mio percorso, opportunità come lo STEM Day mi avrebbero certamente aiutata molto a capire quali opportunità potevo aspettarmi e quali scelte sarebbero stato migliori, più mirate, grazie a una maggiore consapevolezza di ruoli e ambienti”.

L’iniziativa è stata promossa durante l’ultimo Career Day tenuto al Politecnico di Torino lo scorso mese di ottobre ed è stata un successo anche grazie al supporto della segreteria didattica dell’università e alla presenza dei professori di dipartimento. “I professori sono stati fondamentali ambasciatori nel divulgare la nostra iniziativa, abbiamo raccolto addirittura 380 adesioni nonostante ci fosse un limite di 50 visitatori”, aggiunge Khadija Masrour.

Entusiasmo e interesse testimoniato dalle tantissime domande ricevute dal personale di Avio Aero durante il workshop e la visita, come dalle parole di chi – come Marta Puppi – è stata tra le prime ad aggiudicarsi il “pass d’ingresso” per visitare la fabbrica dei motori aerei.

From the left, Khadija Masrour, Andrea Lo Schirico, Liam Richards and Carlamaria Tiburtini.

"oggi la diversità di genere non offre solo spunti, prospettive, esperienze diverse, ma crea una migliore sinergia per l’ottimizzazione e il continuo miglioramento dei nostri processi e delle nostre performance"

“Sono contenta dell’esperienza come dell’opportunità di aver appreso da professioniste della vostra azienda”, ha commentato Marta. “In particolare, capire come prima di arrivare al lavoro ‘della vita’ possano esserci percorsi totalmente inaspettati, che poi ti portano infine a un lavoro davvero appagante. Lo si vede dalla passione con cui le donne di quest’azienda costruiscono la loro storia professionale”.

La voce di Marta, studentessa di ingegneria aerospaziale al quarto anno e grande appassionata di aeronautica, rappresenta l’energia e l’ispirazione di tante sue coetanee e coetanei: la loro voglia di schiudere le ali verso un mondo fatto di tecnologia e decifrazione della complessità per trovare soluzioni che vanno anche oltre la sfera scientifica e in quest’epoca significano cambiamento ed evoluzione umana. “Quello che mi piacerebbe è raccogliere quanta più esperienza, specie all’estero, e non soltanto in campo tecnico-scientifico ma soprattutto umano, culturale”.  

L’iniziativa è stata un’opportunità di arricchimento e di scambio, anche e soprattutto per le persone di Avio Aero che l’hanno realizzata e vissuta per intero. “In passato, il mondo dell’industria è stato una realtà prevalentemente maschile, oggi la diversità di genere non offre solo spunti, prospettive, esperienze diverse, ma crea una migliore sinergia per l’ottimizzazione e il continuo miglioramento dei nostri processi e delle nostre performance” ammette Masrour.

Students around another technology desk, Marta Puppi is standing second from the right.

Così anche Carlamaria Tiburtini, I&D Leader e HR Business Partner di Avio Aero, si ritiene molto fiera e soddisfatta. “Ci tenevamo che questo fosse un evento ‘buono alla prima’, e l’aspettativa è stata sicuramente rispettata: abbiamo capito che la formula è giusta, che c’era bisogno di chiedere agli studenti di cosa avessero bisogno e cosa avrebbero voluto vedere. Contenta della loro partecipazione attiva e della loro preparazione, delle domande interessanti che ci hanno posto. E così pure i professori erano molto coinvolti, curiosi di vivere quest’iniziativa”.

Ascoltando le impressioni di chi in Avio Aero ha organizzato o anche solo partecipato al primo STEM day, si ha la netta percezione della volontà di ripetere l’esperienza anche in altre sedi e per pubblici allargati. “Ha funzionato e siamo molto fiduciosi dell’evoluzione che potrebbe avere, per esempio anche verso laureandi della triennale il cui percorso di studi si sposa bene con diversi profili ricercati nelle nostre sedi. Studenti di magistrale e triennale, ma in prospettiva anche all’ultimo anno di superiori”, aggiunge Tiburtini.