Culture
Men about Women
La campagna interna ad Avio Aero che ha permesso di riflettere e confrontarsi su bias e consuetudini in tema di inclusione e diversità.
Mar 2021
Parlare di parità di genere a marzo, quando si celebra la giornata internazionale della donna può sembrare una convenzione ma farlo non deve sembrar stucchevole. Piuttosto deve far riflettere su quale sia la grande opportunità se si cambia prospettiva. Nel 2017 fu per prima l’Harvard Business Review a sottolineare l’importanza di coinvolgere gli uomini nella discussione e ancora oggi portare il tema della parità di genere fuori dal recinto femminile è rimasto il nocciolo della questione, soprattutto nelle aziende.
“Mesi addietro stavamo presentando il piano delle attività del nostro Women Network quando una semplice domanda posta da uno dei nostri leader ci ha illuminato: ma gli uomini dove sono?”. Samantha Pennano, European Programs Director, e Rosa Pisani Supplier Quality Leader, sono co-leader dell’ERG (Employee Resource Group) di Avio Aero, la comunità interna che raccoglie i dipendenti interessati alle e attivi verso tematiche di genere. “Solo in quel momento ci siamo rese conto che il nostro lavoro rischiava davvero di essere troppo autoreferenziale, a partire dalla composizione dell’ERG stesso”, dicono.
“Per deformazione professionale, abbiamo applicato il reverse-engineering”, continua Rosa. “Ovvero, siamo ripartiti da una valutazione del gruppo di lavoro per garantirne la rappresentanza maschile; poi, di concerto con gli executive sponsor abbiamo pensato di dare vita alla campagna interna #menaboutwomen, finalizzata a coinvolgere maggiormente i nostri colleghi uomini nel del disegno e pianificazione delle attività. Non solo, abbiamo voluto essere un po’ provocatorie, per capire cosa vedono quando ci guardano sul lavoro”.
“Si è trattato di una survey interna, che ha interessato in modo trasversale tutta l’organizzazione, niente di formalizzato da form o tool, piuttosto un passaparola a cerchi concentrici all’interno di ogni singola funzione a cura dai focal point del Women Network presenti in ogni sede e stabilimento” ha continuato Samantha “I contributi sono stati raccolti anche attraverso video interviste che sono diventate un unico filmato poi condiviso internamente per celebrare l’8 marzo”.
“Le prime rilevazioni ci dicono che non ci sono preclusioni ad una partecipazione più attiva da parte dei colleghi nel promuovere una maggiore parità tra i sessi” spiega Samantha Pennano. “La vera sorpresa è stata scoprire che non aver mai chiesto in maniera esplicita un coinvolgimento maggiore si è rivelato probabilmente l’elemento bloccante.”
"Un’azienda che vuole cambiare deve partire dall’ascolto e tirare fuori dalle persone ciò che non viene detto, ‘bypassando’ la razionalità e inserendo anche la sfera delle emozioni nel contesto aziendale"
“Quando Samantha e Rosa sono venute da me e mi hanno chiesto a primo acchito cosa vedessi guardandole, ho realizzato che questa semplice domanda avrebbe potuto mettere in luce una serie di bias personali e che quello era il punto di partenza per una più completa visione d’insieme” afferma Alfredo Marin, Vice President Product Management and Customer Support ed executive sponsor del Women Network. “Un’azienda che vuole cambiare deve partire dall’ascolto e tirare fuori dalle persone ciò che non viene detto, ‘bypassando’ la razionalità e inserendo anche la sfera delle emozioni nel contesto aziendale”.
“La campagna rimarrà attiva anche nei prossimi mesi e ci auguriamo di poter raccogliere molti altri spunti, in particolare da chi lavora costantemente fabbrica” afferma Rosa “perché quella realtà è anche quella in cui la presenza femminile è numericamente inferiore e che più facilmente eredita un retaggio del passato”.
"Dal verbatim dei colleghi son emersi molti spunti concreti sia per attività di sensibilizzazione, così come input organizzativi che condivideremo con le Risorse Umane e con la leadership” conclude Samantha. “Ciò che è più rassicurante è però la volontà di collaborare per un reale progresso della nostra azienda. Finalmente non siamo da sole in questo percorso”.