Culture
In volo da Cento Anni
La Manifestazione Aerea a Pratica di Mare è stata un successo che permette di continuare a preservare, e di accrescere, la cultura e la passione aeronautica nel nostro Paese.
Jun 2023
Quella del 17 e 18 giugno è stata una due giorni di manifestazione aerea – aperta al pubblico di ogni età, per le celebrazioni del Centenario dalla fondazione dell’Aeronautica Militare – unica nel suo genere, che ha dato modo a centinaia di migliaia di appassionati di ammirare in volo e in mostra statica il patrimonio storico dell’aviazione, oltre ai velivoli attualmente in servizio.
Un air show che ha raccolto in totale circa duecentomila partecipanti: dagli appassionati di aviazione da ogni regione o paese, alle aziende che hanno supportato la Forza Armata - come anche i militari e le loro famiglie, cui è stata riservata la giornata di venerdì 16 giugno. La giornata conclusiva di domenica ha visto, infine, la partecipazione delle più alte istituzioni, con il Presidente della Repubblica in testa.
La cornice perfetta per questo grande evento non poteva che essere l’aeroporto “Mario De Bernardi” di Pratica di Mare (a pochi chilometri da Roma). Il più grande aeroporto militare dell’Arma Azzurra che negli anni ha ospitato numerose manifestazioni e che è sede di alcuni dei reparti più tecnologici dell’Aeronautica.
“A Pratica di Mare – racconta il generale di Divisione Aerea, Alessandro De Lorenzo, comandante della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale – abbiamo un polo di eccellenza nella ricerca e sviluppo in ambito aerospaziale grazie alla presenza del Reparto Sperimentale Volo, del Reparto Tecnologia dei Materiali e di un centro studi per la medicina aeronautica che, insieme, lavorano per affrontare le sfide future per l’aviazione militare”.
Il generale De Lorenzo, inoltre, ha curato in prima persona l’organizzazione della manifestazione aerea, conoscendo alla perfezione il sedime aeroportuale in qualità di ex comandante, fianco a fianco con il V Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che presidia l’intero programma delle celebrazioni per tutto l’anno 2023.
“L’obiettivo che ci siamo posti era di realizzare una manifestazione che potesse far ripercorrere tutti i 100 anni di storia della nostra Forza Armata, facendo fare agli spettatori un tuffo nel passato attraverso campo 100, la mostra statica e i display in volo” ha detto il Generale.
Un obiettivo brillantemente raggiunto. L’idea alla base del viaggio dagli albori del volo a oggi veniva trasmessa da ogni angolo, da ogni dettaglio e da ogni velivolo presente nel grande piazzale dove era ospitata la mostra statica, che accoglieva al suo interno cimeli della nostra aviazione: un Macchi-Castoldi MC.72 con il suo potente motore Fiat AS.6. Quello che lo spinse fino alla velocità record (per l’epoca) di 709,209 km/h, un rarissimo esemplare del Monoplano Gabardini e gli aerei da caccia della Seconda Guerra Mondiale.
Ma anche la spina dorsale della flotta dell’Aeronautica Militare nel periodo della Guerra Fredda, ad esempio, il Fiat Aviazione G-91, il Lockheed Martin F-104. A concludere la mostra statica il viaggio nel presente, con un Lockheed Martin F-35A ad aprire la vista ai visitatori verso gli aerei in forza oggi all’Aeronautica, tra cui anche un Eurofighter Typhoon – alimentato dall’EJ200, dunque dall’eccellenza di Avio Aero – e un Panavia Tornado, ma anche aerei da trasporto e da addestramento oltre agli elicotteri attualmente in forza.
Il secolo di storia dell’Aeronautica Militare è stato vissuto pienamente anche attraverso le esibizioni in volo aperti dal decollo di un Caproni Ca.3 e da uno SPAD: bombardiere il primo e caccia il secondo, che hanno solcato i cieli delle trincee durante la Grande Guerra. E non solo, perché a volare sono stati anche autentiche icone della storia dell’aviazione: un Supermarine Spitfire nella livrea della Royal Air Force, un P-38 Lightning, tre Fiat G-46, un T-33 Shooting Star, un Fiat G-91 ristrutturato e in livrea della Pattuglia Acrobatica Nazionale e, dopo 20 anni dal suo ultimo volo, anche un F-104 Starfighter.
Un autentico viaggio nel passato proseguito nel pomeriggio del sabato, quando ad aprire il volo dei tre P-51 Mustang dell’Horsemen Flight Team – eccezionalmente per l’occasione – è stato nientedimeno che il presidente della Roma, Dan Friedkin. Aerei di produzione statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale e che hanno prestato servizio nell’Aeronautica Militare fino al 1960.
Sempre nel pomeriggio, hanno poi volato anche un North American F-86 Sabre, a cui sono seguiti una serie di decolli della formazione “Legend” composta da 6 addestratori (tre a elica e tre a reazione) che hanno formato, e che formano ancora oggi, i piloti dell’Arma Azzurra.
A concludere la manifestazione, prima il passaggio della formazione 100, poi una parata di tutti i velivoli in forza oggi all’Aeronautica, ma soprattutto l’esibizione degli F-35A e F-35B, del T-346, del C-27J e dell’Eurofighter Typhoon. In chiusura, ovviamente, l’immancabile emozionante esibizione delle Frecce Tricolori.
Se l’intento della manifestazione, stando alle parole del generale De Lorenzo, era “far passare a tutto il mondo degli appassionati del mondo dell’aeronautica una giornata in cui poter ripercorrere un secolo di storia non solo dell’Aeronautica, ma anche dell’intera storia del volo in Italia”, si può dire che sia stato raggiunto alla grande.
Lo testimoniano i commenti delle tante persone che hanno affollato anche gli chalet, dedicati agli sponsor ufficiali del Centenario o ai partner della manifestazione aerea, e l’accogliente zona ospitalità durante i tre giorni.
Tra queste persone, c’erano anche gli ospiti di Avio Aero, giunti dai diversi stabilimenti italiani, dalle varie funzioni e team aziendali. Sui loro volti espressioni di soddisfazione, accompagnate dai loro sguardi ammaliati ed emozionati dalla bellezza di una grande manifestazione, che per tre giorni ha fatto rivivere – con un po’ di pelle d’oca – un secolo di Aeronautica Militare.