Culture

Il futuro tra Umanesimo e STEM

Una stimolante conversazione con Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, rivela quanto umanesimo stia dietro alle discipline scientifiche.

Dec 2020

Da sempre si ritiene che la matematica e la filosofia siano strette in un legame indissolubile e parlare con Ersilia Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer dell’ESA (European Space Agency) ne è la conferma. Ascoltare le sue parole è fare un percorso dentro le ragioni che spingono l’uomo alla ricerca della conoscenza e capire che la scienza è il filo d’Arianna che a volte mostra tutto con chiarezza altre conduce in vicoli ciechi da cui ripartire.

“Da ragazza ho avuto molti dubbi sul percorso che avrei intrapreso” ha confidato Ersilia ospite del Women Network di Avio Aero. “A casa la scienza era la normalità del quotidiano. Mia mamma, chimica, era solita scrivere il nome degli ingredienti contenuti nei barattoli sotto forma di formule e sono cresciuta in questo contesto di numeri ed elementi. Nel tempo mi sono anch’io appassionata, mi ha aiutata il fatto di essere cresciuta davanti al mare con la possibilità di potermi fermare a guardare l’orizzonte di giorno e le stelle di notte e in questo contesto mi sono avvicinata all’astrofisica. Sentivo però che c’era altro e al momento di scegliere l’università sono stata in bilico… ero attratta dalla prospettiva di studiare filosofia, ma temevo di restare focalizzata su me stessa, e le mie 'inquietudini esistenziali' di adolescente. Sentivo il bisogno di spostare il mio baricentro fuori di me, in una dimensione oggettiva e distante, e studiare fisica mi avrebbe offerto questa opportunità”.

A moment of the broadcast dedicated to the Avio Aero employees.

“Quegli anni sono stati appassionanti” continua, “ma sono curiosa per cui dopo la laurea ho mi sono iscritta a Economia e ho poi vinto una borsa di dottorato in Politica Economica. Durante gli anni di dottorato ho anche lavorato da freelance in una delle prime agenzie di giornalismo scientifico in Italia, dove ho imparato moltissimo. Ho il rimpianto di non aver potuto concludere il dottorato perché, a pochi mesi dalla finalizzazione della tesi, sono stata assunta in ESA dove lavoro tuttora. Oggi posso dire, guardando dietro, che tutti questi passi, anche se non sempre lungo una linea retta, hanno rafforzato il mio amore per le sfide e il valore che attribuisco alla curiosità come motore di crescita personale.

Quando Ersilia parla, si starebbe ad ascoltarla per ore perché con un linguaggio chiaro, semplice ma affascinante riesce a portarti fuori dal mondo newtoniano – come lei lo definisce – quello dell’esperienza per arrivare a quello della relatività generale o della meccanica quantistica, ad esempio, in cui l’esperienza non serve e anzi va abbandonata per poter capire fino in fondo cosa avviene nell’infinitamente piccolo o grande.

“La fisica ci permette di avvicinarsi l’impossibile… pensiamo al concetto del tempo che cade come una mela, che viene rallentato da una massa. È una cosa difficile da credere così come si fa fatica a realizzare che quando guardiamo un cielo stellato ciò che vediamo non è simultaneo a chi lo osserva ma è uno sguardo sul passato... La fisica e la matematica, che è il suo linguaggio, hanno questo potere di trasformazione e di apertura della mente”.

Diffondere il potere della matematica è uno degli obiettivi che Ersilia Vaudo Scarpetta si pone in qualità di membro della task force istituzionale “Donne per un nuovo Rinascimento” voluta dal Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. 

Ersilia Vaudo Scarpetta, Astrophysicist and Chief Diversity Officer at European Space Agency.

"La parità di genere si otterrà solo quando le donne presidieranno gli spazi delle STEM perché sono quelli i settori dove c’è la più veloce progressione salariale, maggiore possibilità di impiego, dove si sviluppano i mestieri del futuro.”

“Se guardiamo ai dati dell’ultimo studio PISA dell’OCSE scopriamo che l’Italia ha il più alto divario di genere sulla matematica. Questa situazione va immediatamente affrontata non solo per l’impatto economico che può generare ma anche per quello sociale. Infatti, chi ha un approccio di resistenza nei confronti della matematica tenderà a delegare ragionamenti complessi ad altri, preferire le ultra-semplificazioni e si troverà con spirito critico indebolito caratteristiche che un Paese moderno non può permettersi. La parità di genere si otterrà solo quando le donne presidieranno gli spazi delle STEM perché sono quelli i settori dove c’è la più veloce progressione salariale, maggiore possibilità di impiego, dove si sviluppano i mestieri del futuro.”

È importante tornare ad una visione umanistica della scienza, di porsi continuamente domande e non fermarsi alle prime risposte, secondo Ersilia: "sarà importante per i mestieri del futuro uscire dalla logica dell’estrema verticalizzazione in cui ci troviamo oggi, perché le professioni tecno-scientifiche domanderanno in maniera crescente anche soft skills, apertura mentale, capacità di vedere la big picture, aprirsi all’etica per immaginare le conseguenze di ciò che si sta facendo. Tutte caratteristiche che certo non mancano alle donne."

Cover image credits: Zoe Vincent - Wired Italy.