Culture
Cultura della Difesa
L’Ammiraglio Agostini, ospite dell’Avio Aero Talk, ha offerto edificanti punti di vista sul ruolo della comunicazione nella Difesa e sulla sua essenzialità, non solo durante tempi di crisi.
Jun 2020
Governare la crisi secondo l’esempio delle Forze Armate. Nel nostro secondo appuntamento gli Avio Aero Talk abbiamo affrontato il tema della gestione della crisi da una prospettiva militare grazie al contributo prezioso del C.A. Fabio Agostini, profondo conoscitore della gestione dell’emergenza ma anche dei suoi risvolti mediatici.
L’ammiraglio Agostini è attualmente alla guida dell’Operazione IRINI di EUNAVFOR-MED, ma fino a pochi mesi fa era Capo Dipartimento Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore Difesa e prima ancora dello Stato Maggiore della Marina. Dunque, per molti anni è stato responsabile della comunicazione della Difesa Italiana, dovendone gestire sicuramente il prestigio ma anche una complessità costellata di emergenze ed eventi imprevedibili che richiedono tempestività e preparazione.
Un concetto, questo del be prepared, che è stato più volte ribadito dal nostro ospite durante il suo intervento, anche perchè - come sa bene chi si occupa di comunicazione - un’emergenza non corrisponde sempre ad una crisi, ma la crisi spesso deriva da un’emergenza gestita in modo errato. Le relazioni con i media, l’attività crossmediale e la salvaguardia della verità sono solo alcuni dei capisaldi di chi è chiamato a coordinare la comunicazione di un’istituzione come le Forze Armate, strumenti che si rivelatesi quanto mai essenziali anche in questo periodo di emergenza diffusa.
Come sa bene chi si occupa di comunicazione, un’emergenza non corrisponde sempre ad una crisi, ma la crisi spesso deriva da un’emergenza gestita in modo errato
“Per mitigare le fake news ed evitare crisi mediatiche in situazioni d’emergenza occorrono strategie di comunicazione integrate. Oggi è più che mai necessario utilizzare tutti i canali di comunicazione essenziali per raggiungere i propri stakeholder, utilizzandoli in maniera coordinata al fine di diffondere un messaggio coerente, coeso e comprensibile. Un esempio di successo recente è la gestione dell’informazione da parte delle entità pubbliche durante l’emergenza Coronavirus. L’aver comunicato puntualmente, in maniera centralizzata e costante, l’andamento della situazione epidemiologica e gli interventi messi in atto ha permesso la diffusione di un messaggio univoco riducendo al minimo lo spazio per le fake news. La comunicazione istituzionale ha svolto bene il suo lavoro”.
Una strategia che ha rimesso al centro il ruolo del comunicatore e del giornalista che negli ultimi anni sono stati completamente messi in ombra dalla tendenza diffusa alla disintermediazione scriteriata. I social media, l’accessibilità e la mobilità dell’informazione, e quindi la velocità che ne deriva, hanno marginalizzato sempre più i professionisti della comunicazione, provocando una perdita di controllo e accuratezza del flusso informativo sempre più esposto a speculazioni e strumentalizzazioni.
Secondo Fabio Agostini, il ruolo della comunicazione, però, non esprime la sua funzionalità solamente nelle situazioni di emergenza ma diventa strategico per supportare la necessità di aumentare e migliorare la cultura della difesa nel nostro Paese. “Alla luce di quello che è stato il ruolo delle Forze Armate nella storia e di quello che continuano a fare anche oggi come abbiamo visto durante questa emergenza, occorre fare in modo che questa cultura sia sempre più diffusa in modo da ricordare che la Difesa è utile alla comunità anche in tempi ordinari e non di emergenza.”
"Occorre fare in modo che questa cultura sia sempre più diffusa in modo da ricordare che la Difesa è utile alla comunità anche in tempi ordinari e non di emergenza"
In questo ci vengono incontro anche gli insegnamenti dei grandi classici della letteratura di settore. Chiunque abbia letto L’Arte della Guerra di Sun Tzu e il trattato del generale Von Clausewitz Della Guerra, ha chiaro che è di fondamentale importanza che “l’ambizione, che coincide spesso con la volontà politica, deve essere commisurata alle risorse disponibili” ha detto Agostini. “Questo è valido sia per una missione come quella coordinata dal sottoscritto sia per l’emergenza Covid-19, a proposito degli investimenti che si è scelto di fare”.
Sempre a proposito della cultura della Difesa, l’Ammiraglio non ha mancato di sottolineare come “anche gli stakeholders giochino un ruolo fondamentale: penso, per esempio, alle aziende che producono i sistemi utilizzati dalle Forze Amate. Sono convinto ci debba essere uno scambio costante tra le due parti, il nostro scopo deve essere migliorare una collaborazione che sia sempre più proficua creando un connubio imprescindibile tra la Difesa e l’Industria”.