Culture
Soccorsi umanitari senza pilota
I velivoli senza pilota con le organizzazioni umanitarie per superare ‘l’ultimo miglio’ e portare aiuto nelle aree più disastrate del mondo.
Jan 2018
Nell’evoluzione dei sistemi di trasporto, i velivoli senza pilota (Unmanned Cargo Aircraft) rappresentano sicuramente il futuro del trasporto merci, come discusso durante la quinta edizione della conferenza Unmanned Cargo Aircraft ospitata da Avio Aero nel novembre 2017. Se da uno studio realizzato dalla banca SvizzeraUBSrisulterebbe che solo il 17% delle persone si fiderebbe a viaggiare con un aereo senza pilota, per il trasporto delle merci questa tipologia di velivolo offre invece delle opportunità uniche. Come quella di poter atterrare in luoghi remoti, dove non sono presenti aeroporti o difficili da raggiungere anche via terra.
È proprio in questo segmento che opera Wings for Aid, società olandese parte della piattaforma PUCA (Platform for Unmanned Cargo Aircraft), che sviluppa aeromobili cargo senza equipaggio per portare aiuti umanitari nelle aree del mondo disastrate da guerre, terremoti o altre catastrofi.
"I mezzi di trasporto tradizionali nella catena di aiuti umanitari sono spesso inadeguati quando si tratta dell'ultimo pezzo di percorso: Wings For Aid si propone quindi di percorrere questo ‘ultimo miglio’ attraverso l'uso di un innovativo velivolo cargo senza pilota" ci spiega Barry Koperberg, fondatore di Wings For Aid. "Spostare le forniture di aiuti da dove possono essere trasportate verso il vero e proprio sito di emergenza è una vera sfida. Parliamo degli ultimi chilometri di tragitto, che possono variare da 50 a 250. Poter trasportare un collo anche solo da mezzo chilo è già sufficiente per soddisfare le necessità quotidiane di ogni vittima dopo un disastro. È necessario poter garantire una fornitura rapida e costante fino a quando non sarà possibile utilizzare nuovamente attrezzature più grandi. Questo sistema può essere utilizzato per soccorsi in caso di calamità, ma anche per la consegna programmata di medicinali in aree remote. Noi di Wings For Aid forniamo le ‘ali’ agli aiuti umanitari, così che possano raggiungere le persone bisognose ".
Quando e come è iniziata l’avventura di Wings for Aid?
"Wings for Aid è nata come idea nel lontano 2012, quando la carestia ha colpito la Somalia e le organizzazioni umanitarie non potevano portare aiuti nel paese. Avevano bisogno di un nuovo sistema di distribuzione per la consegna su larga scala alle persone bisognose. Abbiamo così iniziato a pensare all'utilizzo degli UAV cargo per questo tipo di attività e ho poi formato un team per far decollare l'idea. Attualmente, siamo un network di 12 partner che uniscono le loro forze. "
Quali sono le aree geografiche o i paesi in cui Wings for Aid potrò operare?
"Una forte domanda arriva dai Caraibi, a causa dei frequenti uragani e terremoti che colpiscono quelle zone. Le aree remote dell’Africa saranno la prossima grande applicazione: qui Wings for Aid può effettuare consegne settimanali di farmaci per gli ambulatori medici all’interno dei villaggi. Prevediamo di iniziare le operazioni nel 2019, siamo in attesa dell'approvazione delle autorità di aviazione civile. "
Cosa si intende per ‘ultimo miglio’?
"L'ultimo miglio rappresenta la parte finale del percorso, la parte più difficile di ogni consegna. È qui che le organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa e il Programma alimentare mondiale trovano maggiori difficoltà, a causa delle infrastrutture danneggiate (strade, ponti) o di altri pericoli (zone di conflitto). Il ponte aereo è sempre stata la ‘soluzione estrema’ per superare anche l’ultimo miglio di percorso. Inoltre con l'uso degli UAV cargo, il prezzo di consegna scende, soprattutto quando si devono consegnare contemporaneamente piccoli colli (da 20 a 100 kg di peso) in punti differenti. "
Immagina un velivolo senza pilota del futuro: quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere dal punto di vista di Wings for Aid?
"Il modello finale di cargo di Wings for Aid è completamente automatizzato, ha un sistema di rilevamento ed aggiramento ostacoli integrato, ed è pienamente integrato nel sistema di gestione del traffico aereo (ATM) di prossima generazione. Ha la capacità di decollare e atterrare in verticale (VTOL) ed è prodotto in serie. Il propulsore è convenzionale o elettrico, o forse si avvale di una tecnologia a idrogeno/fuel cell. È sicuro, bello, ed è davvero il tuo amico volante, che ti porta quello di cui hai bisogno. Sempre e ovunque. "
Il momento più significativo vissuto finora dal vostro team?
"Anche se non siamo ancora pienamente operativi, voglio condividere una prova di caduta della nostra scatola di carico. Abbiamo testato la scatola a Monaco, dove abbiamo partecipato a un campo di addestramento innovativo del Programma alimentare mondiale. È stato incredibile vedere diventare realtà la nostra visione e la nostra missione, ed è stato molto bello realizzare che tutto ha funzionato a dovere. "
Per maggiori informazioni: Barry Koperberg, Founder and General Manager Wings for Aid