Aviation
Jackpot parigino
Il salone di Le Bourget si è concluso con risultati entusiasmanti per Avio Aero e GE Aviation, dai motori civili e militari, agli elicotteri fino agli impegni europei siglati per l’aviazione del futuro.
Jun 2019
La settimana più importante dell’anno per il settore dell’aviazione è giunta al termine decretando un successo sfavillante per GE Aviation. Al salone di Le Bourget, nell’anno delle celebrazioni per il suo centenario, la capogruppo ha portato a casa ordini per 55 miliardi di dollari e svariate centinaia di milioni, grazie al fondamentale apporto di CFM (la joint venture al 50% con Safran). Così, decine di operatori, nuovi clienti e non, hanno prenotato centinaia di motori LEAP per le loro flotte di nuovissimi Airbus 320 e 321 neo, e Boeing 737 MAX.
Ordini provenienti da tutto il mondo, con i picchi sbalorditivi dell’indiana IndiGo che si è accaparrata 560 LEAP-1A per la sua flotta di Airbus neo, o di Air Asia che ha prenotato 200 motori dello stesso modello per i suoi A321 neo, opzionando contratti per il service della sua immensa flotta che conta in tutto 800 nuovi motori LEAP-1A. E sorride per il colpaccio di CFM anche Avio Aero, che da parte sua produce i componenti chiave della turbina di bassa pressione e i combustori di tutte le versioni del motore LEAP.
Ordini per nuovi motori, incluso il GEnx per i 787 Dreamliner, ma anche contratti di service e prodotti digitali, come Flight Pulse™ o programmi d’assistenza True Choice™, e prodotti di avionica. Alla fine della settimana, GE Aviation ha più che raddoppiato il risultato dell’anno scorso al salone britannico di Farnborough (che si tiene in tutti gli anni pari). I produttori di aerei e le compagnie provenienti da ogni parte del globo hanno affollato giorno per giorno le sale conferenza e i padiglioni all’air show per siglare accordi che garantiscono a GE e ad Avio Aero un solido portafoglio ordini per i prossimi 10, o persino 20 anni.
Se i risultati commerciali hanno superato di gran lunga le aspettative lo spettacolo non è stato da meno. Oltre alle esibizioni i volo, diversi costruttori di aerei hanno svelato i loro nuovi modelli al pubblico presente e il primo giorno del salone - in anteprima mondiale per il pubblico presente, e collegato sui canali social media - i riflettori della exhibit area di GE hanno illuminato il mastodontico GE9X che motorizza il nuovo Boeing 777-X.
Un debutto in stile hollywoodiano per il motore dei record, grande come la fusoliera di un 737 e già ordinato in 700 esemplari dalle più celebri aerolinee del pianeta, ancora prima della sua entrata in servizio prevista per la fine dell’anno: alla data attuale, il GE9X ha completato centinaia di ore di test e circa tremila simulazioni di decollo e atterraggio.
Il nuovo motore del 777-X contiene innovazioni tecnologiche di assoluto primo piano, fra cui spiccano le pale in TiAl della turbina di bassa pressione prodotte da Avio Aero a Cameri e rifinite a Pomigliano d’Arco. Innovazioni che lo rendono il 10% più efficiente nei consumi rispetto al suo predecessore GE90, oltre che il più silenzioso motore commerciale di GE Aviation e quello con meno emissioni NOx nella sua categoria.
Ma accanto al contributo per i successi stellari della casa madre, Avio Aero ha registrato altri importantissimi risultati, in qualità di brand europeo di GE Aviation. Partendo proprio dal rinnovato e rinforzato impegno per la ricerca e sviluppo continentale sui propulsori del futuro, con l’obiettivo di “decarbonizzazione” e riduzione delle emissioni inquinanti e rumorose, che è stato sottoscritto al salone insieme alle principali industrie, istituzioni di ricerca, Università e alla Commissione Europea nell’ambito di Clean Sky - JU. Il più importante programma nell’ambito di Horizon 2020.
A Le Bourget, il CEO di Avio Aero, Riccardo Procacci, ha confermato l’intento di proseguire nella terza edizione del programma di ricerca al fianco dei suoi omologhi che guidano i principali player del settore (tra cui Airbus, Leonardo, Rolls-Royce, Safran, Thales, UTC Aerospace Systems) e che stanno tracciando la rotta dell’industria aeronautica del futuro. I principi guida della rinnovata partnership combaciano sempre con gli obiettivi contenuti nell’Accordo di Parigi relativo ai cambiamenti climatici e alla diminuzione del CO2 nell’aria.
Dal lato commerciale, Avio Aero ha annunciato anche due esclusive nuove collaborazioni con grandi player Eurasiatici. La prima, in ordine di tempo, con la russa VR-Technologies parte della celebre Russian Helicopters che si prefigge di diventare leader anche nel settore degli elicotteri civili. Il centro di eccellenza italiano di Rivalta di Torino sarà responsabile dalla progettazione alla produzione dell'intero sistema di trasmissione principale per il nuovo VRT500: un elicottero da 2 tonnellate con innovativa architettura a rotori controrotanti. A supporto del nuovissimo programma, Avio Aero sta già avviando la costruzione di un banco prova avanzato.
E ancora, un altro nuovo elicottero: stavolta della Turkish Aerospace Industries, capofila nazionale turco dell’aerospazio: dalla ricerca tecnologica, al design e produzione per una vasta gamma di aerei, elicotteri e sistemi aerospaziali per uso civile e militare. Avio Aero si dedicherà al T625 Gökbey, il nuovo elicottero vedrà applicata la tecnologia italiana agli involucri della trasmissione del rotore principale e di quella del rotore di coda. I case del T625 Gökbey saranno prodotti nello stabilimento di Torino-Borgaretto.
“Sono estremamente orgoglioso di aver siglato queste nuove partnership”, ha detto Riccardo Procacci durante i giorni dell’air show. “A Borgaretto, dove costruiamo prodotti come i case per grandi trasmissioni di velivoli civili e militari tramite fusioni di magnesio e alluminio, stiamo lavorando su geometrie estremamente complesse. Questo grazie soprattutto a innovazioni tecnologiche come magma simulation e 3D core printing.” Nello stabilimento torinese, infatti, sono stati implementati nuovi sistemi di produzione e progettazione basati su tecnologie digitali.
“Spero dunque che questo primo accordo con Turkish Aerospace sia l’apripista per future e sinergiche collaborazioni, sia sul piano industriale sia dal punto di vista del design” ha aggiunto. Procacci. “Mentre la nuova collaborazione con VR-Technologies dimostra l’alta tecnologia delle nostre trasmissioni di potenza. Siamo entusiasti di collaborare con questa azienda che eredita una tradizione industriale di successo di oltre 70 anni e che spazia dagli elicotteri più leggeri a quelli ultra-pesanti utilizzati negli ambienti più ostili. Siamo molto impegnati nel mercato degli elicotteri e le nuove collaborazioni, come quella con VR-Technologies, non solo lo confermano, ma aprono anche la strada a soluzioni tecnologiche più avanzate e innovative per il futuro."
Dall’aeroporto di Le Bourget, tutto lascia intravedere un futuro radioso per l’azienda così come per l’intero settore: e gli addetti ai lavori, dopo aver spalancato gli occhi dinnanzi alle meraviglie dell’air show, si preparano ora per un impegno altrettanto portentoso.